Aytaç Ünsal

Avvocato in Ankara, membro del ÇHD (associazione Avvocati progressisti) come Ebru Timtik, Barkin Timtik e Selçuk Kozağaçlı. Si è occupato di processi penali e di importanti vertenze di lavoro, tra cui quella in difesa dei minatori di Soma.

Situazione processuale - Di cosa è accusato
Arrestato nel settembre 2018, è accusato di appartenere a un'organizzazione terroristica (DHKP-C, il Partito/ Fronte Rivoluzionario per la Liberazione del Popolo).
Come per gli altri coimputati, l’accusa è sostenuta dall’analisi “statistica” dell’attività difensiva svolta: numero di assistiti accusati di appartenere a detta organizzazione, numero di assistiti che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e simili.
Ad esempio, sono stati ritenuti elementi a carico il fatto che un comunicato stampa degli avvocati a seguito dell’arresto di propri assistiti fosse stato ripreso e pubblicato su un sito internet che, secondo l'imputazione, apparteneva alla struttura organizzativa stessa, oppure l’essere stato a cena con uno dei propri assistiti, o l’aver partecipato al funerale di un proprio assistito e simili.
E’ imputato in entrambi i processi all’associazione ÇHD, che è stata dichiarata illegale (uffici sigillati e beni confiscati, ai sensi del decreto emergenziale del 22 novembre 2016).
Con queste accuse è stato condannato il 20 marzo 2019 dalla 37a Alta Corte penale di Istanbul alla pena di 10 anni e sei mesi di reclusione!

Nel febbraio 2020, insieme ad altri coimputati, iniziava lo sciopero della fame. Il 5 aprile 2020 (giornata nazionale dell’avvocatura in Turchia), insieme a Ebru Timtik, trasformava la protesta in “Fast Dead”, rifiutando integratori ed ausili allo sciopero già in corso da due mesi. Le sue condizioni di salute, come quelle di Ebru, si deteriorarono rapidamente, diventando incompatibili con la detenzione, come accertato dall’Istituto Medico Legale incaricato della valutazione.
Per la sua scarcerazione, insieme a quella di Ebru, si sono espressi in quei mesi Ordini degli Avvocati di tutta Europa, Associazioni Internazionali ed Europee dell’Avvocatura, associazioni per i diritti umani, singole personalità; le azioni legali proposte dai difensori per la loro scarcerazione ( anche di fronte alla Cedu) venivano però regolarmente rigettate.
Aytaç Ünsal è stato scarcerato “a tempo” (fino al ristabilimento delle sue condizioni di salute) il 3 settembre 2020, pochi giorni dopo la morte di Ebru ed il clamore suscitato nell’opinione pubblica.
A questo link il video della sua scarcerazione. E' stato però riarrestato (e violentemente picchiato) pochi mesi dopo, il 9 dicembre 2020, con il pretesto di una sua possibile fuga ed è tuttora detenuto, in isolamento, nel carcere di Edirne (F-Type, massima sicurezza), nonostante le sue condizioni di salute ed in particolare le neuropatie derivate dal lunghissimo sciopero della fame (217 giorni) per cui non è neppure ammesso ai trattamenti famacologici e medici necessari.
A questo link il video dell’arresto

Luogo di detenzione
Dopo la reincarcerazione del 9 dicembre 2020, Aytaç Ünsal si trova detenuto a Edirne, in stato di isolamento.

Indirizzo:
Aytaç Ünsal
Edirne Kapalı Cezaevi
Yeniimaret, 5. Sk. No:37
22020 Edirne Merkez/Edirne
Turchia

N.B. la corrispondenza è ammessa in sola lingua turca. Messaggi in altre lingue non vengono consegnati.