Con il decreto legge già in vigore (n. 98/2011) contenente la manovra finanziaria viene eliminata la gratuità del processo del lavoro e viene previsto il pagamento del contributo unificato nei procedimenti che riguardano il lavoro pubblico e privato.
E’ un attacco gravissimo ai diritti dei lavoratori, già proposto nel 2008 ed allora respinto, e che oggi rischia di passare nel silenzio di tutti.
Ogni controversia di lavoro viene assoggettata al versamento di un contributo unificato, diversificato a seconda del valore della causa e con previsione di esenzione soltanto per i redditi più bassi.
Si mira non solo a far cassa con i soldi dei lavoratori, ma anche ad una riduzione del numero delle vertenze ed a ridurre così le rivendicazioni dei lavoratori, in contrasto con i principi contenuti negli articoli 3, 4 e 24 della Costituzione.
Da lunedì 11 luglio il provvedimento sarà all’esame della Commissione Bilancio del Senato.
Invia la tua adesione all’appello all’indirizzo segreteria@progettodiritti.it .
I Giuristi Democratici aderiscono alla raccolta di firme promossa da Progetto Diritti contro la soppressione della gratuità della cause di lavoro
Ricerca
Temi
- Associazione (63)
- Carcere (9)
- Civile (1)
- Comunicati (387)
- Europa (8)
- Genere-Famiglia (32)
- Giustizia (156)
- Immigrazione-Asilo (66)
- Iniziative (353)
- Internazionali (183)
- Interventi (3)
- Lavoro (60)
- Links (11)
- Pace (34)
- Penale (34)
- Quelli che il diritto (29)
Articoli Recenti
- Governo, nuovo attacco al lavoro povero
- Costituito il Comitato “Società Civile per il NO al Referendum costituzionale” e presentato un altro quesito referendario
- La giustizia non è un “sistema”, è un diritto di tutti
- Tanto tuonò che piovve – L’Avv. Roberto Lamacchia commenta lo sgombero del Centro sociale Askatasuna a Torino




