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Solidarietà a Yurii Sheliazhenko, avvocato pacifista ucraino a giudizio per le sue idee
Redazione 14 agosto 2023 15:06
Comunicato di solidarietà al presidente del movimento pacifista ucraino, sottoposto a gravi limitazioni della libertà personale e tratto a giudizio con un'accusa falsa e infamante

Yurii Sheliazhenko, avvocato, difensore dei diritti umani, pacifista e obiettore di coscienza ucraino, è indagato per "Negazione dell'aggressione armata della Federazione russa contro l'Ucraina".

Dopo aver subito una perquisizione nel suo appartamento da parte dei servizi di sicurezza ucraini lo scorso 3 agosto, a seguito della quale il suo telefono, il personal computer e alcuni documenti sono stati sequestrati, oggi, 14 agosto, si presenterà in Tribunale a Kiev, dove il Giudice dovrà pronunciarsi sulla richiesta del Procuratore di sottoporlo agli arresti domiciliari per 60 giorni, oltre che sulla convalida del sequestro. 

 

Come Giuristi Democratici esprimiamo viva riprovazione per un'accusa doppiamente ingiusta nei confronti di Sheliazhenko: egli viene indicato come colpevole, di fatto, di aver promosso l'"Agenda di pace per l'Ucraina e il mondo", adottata dal Movimento pacifista ucraino il 21.9.'22 (Giornata internazionale della pace), con un testo contenente l'esplicita condanna dell'aggressione russa contro l'Ucraina; per farlo, si dilata fino all'inverosimile una norma che lo stesso Yurii ha censurato formalmente come affetta da eccessiva indeterminatezza, tramite ricorso alla Corte costituzionale ucraina depositato pochi giorni fa.

L'ennesima, intollerabile intimidazione (che si aggiunge alle persecuzioni di obiettori e disertori ucraini, russi e bielorussi che abbiamo documentato su questo sito web, anche partecipando ai processi come osservatori quando le condizioni lo hanno consentito) che paradossalmente avviene proprio nei giorni in cui il presidente ucraino Zelensky ha annunciato il licenziamento di tutti i funzionari regionali incaricati del reclutamento militare "per sradicare un sistema di corruzione che dietro consegna di mazzette consente ai coscritti di sfuggire all'esercito e attraversare illegalmente la frontiera". Un provvedimento che, da un lato, testimonia il diffuso sentimento contrario al reclutamento di massa e obbligatorio da parte di molti giovani ucraini, mentre dall'altro evidenzia gli effetti nefasti del militarismo mostrando plasticamente la totale diversità tra i militari, infedeli e corrotti e gli obiettori di coscienza, onesti, leali e pronti a mettere a rischio la propria libertà nella lotta per i diritti universali e per la pace.

 

Esprimiamo perciò la massima solidarietà a Yurii e attraverso lui al movimento pacifista ucraino con il quale, insieme a quelli russi e bielorussi, unitamente a tante altre associazioni abbiamo collaborato sin dai primi giorni dell'aggressione russa, costruendo la #ObjectWarCampaign per difendere il diritto universale all'obiezione di coscienza, consapevoli che solo obiettando la guerra si costruisce la pace. 

Si abbandoni la via dell'autoritarismo e della repressione e si scelga invece il dialogo con pacifiste e pacifisti, resistenti nonviolenti per la libertà dell'Ucraina; si cerchino, insieme a loro, vie di pace per favorire una soluzione diplomatica e negoziale, a partire da un concordato "cessate il fuoco", per risparmiare il martoriato popolo ucraino da ulteriori nefaste conseguenze dell'aggressione criminale ed illegale della Russia di Putin.

#FreePeaceSpeech

 

14 agosto 2023

ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI