L'avvocato Ahktar Hussain è stato arrestato nella notte del 13 novembre.
Cari Sharma Sahib e Jeanne Mirer,
grazie per le vostre e-mail che mostrano preoccupazione per gli avvenimenti in Pakistan.
Sto ancora bene e rispondo ai vostri messaggi; appena dopo aver dettato questa lettera andrò a una manifestazione che si terrà davanti al Club della stampa di Karachi. Tale manifestazione è organizzata da alcune
organizzazioni non governative e da alcuni partiti di sinistra e sindacati.
Stamattina gli avvocati hanno svolto un'assemblea generale nell'Alta Corte dello Stato del Sindh. C'è stata una violenta carica all'interno dell'edificio. Finora sono centocinquanta gli avvocati arrestati e avvenimenti di questo tipo si sono registrati in tutto il Paese, particolarmente nelle capitali di tutti gli Stati federati del Pakistan.
Come sapete, subito dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, che ha sospeso la Costituzione e l'adozione dell'ordinanza costituzionale provvisoria, i sette membri della Corte suprema hanno dichiarato l'incostituzionalità dello stato di emergenza e dell'ordinanza e hanno deliberato che nessun giudice della Corte suprema presterà un nuovo giuramento in conformità allo stessa ordinanza. Tale decisione è stata adottata e comunicata alla stampa prima che giurasse il nuovo Presidente; pertanto, ai sensi della Costituzione e di tale decisione il Presidente Iftikhar Muhammad Chaudhry è ancora il Presidente della Corte suprema e ne fanno parte i giudici che non hanno giurato in conformità all'ordinanza.
Del pari, il Presidente dell'Alta Corte dello Stato del Sindh il giudice Sabihuddin Ahmed è ancora il Presidente dell'Alta Corte del Sindh e ne fanno parte i giudici che non hanno prestato giuramento. Come sapete, l'assoluta
maggioranza dei giudici della Corte suprema e di tre Alte Corti, cioè, Peshawar, Lahore e Sindh non hanno prestato giuramento. Con la
dichiarazione di emergenza, il potere giudiziario, gli avvocati e i media subiscono limitazioni che non hanno precedenti nella storia non solo del Pakistan ma di ogni altro Paese del mondo.
L'aspetto più frustrante della situazione è costituito dalla perdurante indeterminatezza dei principali partiti politici pakistani e la loro divisione sulle questioni, mentre alcuni di essi come il PPP stanno ancora negoziando con la giunta militare per diventare partners nella coalizione di governo.
Spero che mi scuserete
dato che sto per andare alla manifestazione; vi terrò informati sui futuri sviluppi. Infine, chiedo che sia adottata una forte dichiarazione che condanni la sospensione della Costituzione e dei diritti fondamentali.
Cordiali saluti
Akhtar Hussain