MANAGE
CERCA
Altro in Comunicati
I Giuristi Democratici esprimono solidarietà alla protesta condotta da Marco Pannella contro le incivili condizioni di vita in carcere
I Giuristi Democratici salutano con soddisfazione la celebrazione dei processi Eternit e Thyssen Krupp
I Giuristi Democratici sostengono il dissenso non violento dei cittadini e delle amministrazioni locali contro la TAV in Val di Susa
Due Sì ai referendum per l'acqua bene comune
I Giuristi democratici esprimono dolore per l'assassinio di Vittorio Arrigoni
L'Associazione Giuristi Democratici esprime soddisfazione per l'esito del processo ThyssenKrupp
I Giuristi democratici aderiscono alla manifestazione nazionale di sabato 26 marzo a Roma
I Giuristi democratici condannano la repressione delle manifestazioni democratiche di massa in Libia e chiedono che cessi ogni assistenza e cooperazione militare italiana al regime di Gheddafi
Dalle recenti vicende relative al Presidente del Consiglio deriva un pericoloso deterioramento del nostro Stato di diritto
Tunisia: è necessario sostenere il processo democratico
I Giuristi Democratici aderiscono all'appello "Uniti ce la possiamo fare", lanciato dalla Fiom CGIL in vista dello sciopero generale proclamato per il 28 gennaio.
I Giuristi Democratici esprimono rispetto e solidarietà con gli operai FIAT di Mirafiori
Sull'ammissibilità del referendum per l'acqua pubblica: è necessario assicurare il diritto dei cittadini ad esprimersi sulla gestione dell'acqua
Manifestazioni degli studenti: garantire la libera espressione del pensiero contro la deriva autoritaria del governo
I Giuristi Democratici ricordano con affetto Aldo Natoli
 24 pagine  (358 risultati)
Per una coalizione d'emergenza per la Repubblica
Redazione 8 agosto 2022 18:16
Contro una pessima legge elettorale, dai difetti acuiti dalla sciagurata riduzione del numero dei parlamentari, per la difesa dei principi cardine della Carta costituzionale

L'Associazione Nazionale Giuristi Democratici

 

considerata la persistenza di una legge elettorale con forte distorsione maggioritaria che le forze politiche non hanno inteso, nonostante le promesse, modificare in senso proporzionale;

 

rilevato come sia in atto una divisione delle forze di centrosinistra e di sinistra non in grado di ostacolare il successo dei candidati della destra-centro che si presenta compatta all'appuntamento elettorale;

 

rilevato che il programma della destra-centro appare estremamente pericoloso per il mantenimento della nostra democrazia e per la conservazione dei principi fondanti la Repubblica sanciti dalla Carta costituzionale;

 

considerato che la difesa della Costituzione, peraltro recentemente richiamata, anche se in maniera non convincente, anche dal segretario del Pd Letta, appare l'obiettivo principale onde consentire di proseguire la battaglia per la difesa dei diritti di uguaglianza, di tutela del lavoro e dei soggetti più deboli, contro ogni guerra, contro la corsa agli armamenti e a difesa dell'ONU e di ogni azione e organizzazione che promuova la pace e la cooperazione fra i popoli, contro ogni discriminazione di genere, di appartenenza sociale, di nazionalità, per la tutela della salute e per un'istruzione democratica ed infine per la riaffermazione del carattere antifascista della Repubblica nata dalla Resistenza;

 

ritenuto, pertanto, che ogni sforzo che vada nel senso di impedire o limitare il rischio di un clamoroso successo della destra-centro, reso assai probabile dalla attuale legge elettorale, vada sostenuto, senza che ciò significhi adesione ai progetti altrui, nè rinuncia alle proprie posizioni che ben potranno essere portate avanti nella parte proporzionale della competizione elettorale;

 

ritenuto, al contempo, che i risultati delle grandi manovre fin qui messe in atto al fine di costruire un'alleanza in difesa della Costituzione sono del tutto insoddisfacenti, non certo con riferimento alle giravolte di Calenda, quanto alla inadeguatezza a raccogliere le forze che, all'interno dell'arco parlamentare,  potrebbero e dovrebbero opporsi a quel paventato scenario;

 

ritiene che se si vuole veramente creare un'alleanza tecnica a difesa della Costituzione, non ci possono essere pregiudiziali nei confronti del Movimento 5 Stelle e di Unione Popolare: soggetti che in questo momento, tutti insieme, dovrebbero mettere da parte le proprie ambizioni di micro bottega e perseguire, anche all'interno dei collegi uninominali, una strategia che proponga, come tra altri evidenziato da Gaetano Azzariti, la formazione di liste per i collegi uninominali con personalità della società civile, dell'associazionismo, dei movimenti e di quella parte qualificata troppo speso esclusa del Paese; ferma restando, ovviamente, la libertà di ogni forza politica di presentare ai cittadini le proprie posizioni nella quota proporzionale della competizione elettorale.

 

Una simile soluzione consentirebbe, come detto, di opporsi a uno strapotere della destra-centro, figlio non della realtà sociale ma di una sciagurata legge elettorale, potrebbe contribuire alla riduzione dell'area di astensione dal voto e realizzerebbe in concreto il proposito di proseguire, a Costituzione invariata, la battaglia per l'attuazione e la realizzazione dei principi cardine della Carta costituzionale.

 

 

10 agosto 2022

ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI