Non si gioca con i diritti umani

Non si gioca con i diritti umani

L’Associazione Nazionale Giuristi Democratici esprime sconcerto in merito alla decisione di confermare la partita di pallacanestro di Eurolega tra la Virtus Bologna e il Maccabi Tel Aviv, in programma domani nella città di Bologna, al PalaDozza.

Larga parte della tifoseria del Maccabi Tel Aviv, società attiva in varie discipline, è tristemente nota per comportamenti estremisti e violenti, come già emerso dalle indagini dei servizi di intelligence di vari paesi. Il rischio che tale tifoseria possa causare disordini, atti di violenza e distruzione del patrimonio pubblico, in particolare nel centro storico della città di Bologna, avrebbe dovuto essere considerato fin da subito come concreto e preoccupante.

Ciò che avrebbe dovuto preoccupare le autorità quindi non è tanto il rischio di disordini derivante dalle manifestazioni in favore dei diritti del popolo palestinese, quanto che l’evento si trasformi in occasione per incursioni violente da parte di sostenitori estremisti e razzista.

La dirigenza della squadra del Maccabi Tel Aviv non ha mai ha preso ufficialmente le distanze dall’operato criminale del governo israeliano o dal genocidio in corso. Più volte, invece, supporters della squadra hanno offerto un allarmante sostegno ideologico ai crimini di guerra perpetrati e che continuano a perpetrarsi. Un atteggiamento che si traduce in una continua apologia di una politica di aggressione armata e di occupazione che ha causato e sta causando la morte di migliaia di innocenti, tra cui donne e bambini. Non possiamo ignorare che il sostegno a una simile pratica di guerra e sopraffazione non si limita ad una posizione politica, ma si traduce in una complicità morale che è compito delle autorità italiane condannare con fermezza a qualsiasi livello.

Le autorità italiane e, in particolare, quelle cittadine, hanno il dovere di impedire qualsiasi attività che possa trasformarsi in un atto di apologia del genocidio in corso. La politica italiana in materia di diritti umani e la sua adesione alle convenzioni internazionali non consentono che eventi di questo tipo diventino una vetrina per la promozione di ideologie criminali. È nostro dovere chiedere che le autorità competenti indaghino sulla presenza o meno tra i membri della squadra e della tifoseria di individui coinvolti in crimini di guerra o contro l’umanità, e che si proceda ad un’eventuale azione legale contro di essi mentre si trovano sul territorio italiano, inclusi arresti in caso di riscontri positivi.

Lo svolgimento di questo evento sportivo comporterà un ingente dispiegamento di risorse pubbliche per garantire l’ordine pubblico, la sicurezza e l’accesso alla partita; fondi che potrebbero essere meglio destinati a scopi umanitari, in primis il sostegno alla popolazione palestinese e a finalità sociali. Si aggiunga ai danni l’istituzione della zona rossa, che comporta una limitazione della libertà di circolazione e del diritto allo studio per la popolazione di un intero quartiere, che risulta un’ingiustificata compressione dei diritti fondamentali delle e dei bolognesi, una violazione inaccettabile della libertà di movimento e della vita quotidiana della cittadinanza.

Esortiamo i tifosi virtussini a non partecipare all’evento come segno di protesta ed a chiedere il rimborso del biglietto per evitare il finanziamento di una società incapace di impegnarsi contro il genocidio.

Ai giocatori della Virtus Bologna rivolgiamo un appello a rifiutarsi di giocare una partita che non è solo una competizione sportiva, ma che si inserisce in un contesto internazionale di guerra e violazione dei diritti dei civili. L’onore e la dignità di un atleta non possono essere messi in gioco in eventi che legittimano la violenza e l’odio.

Invitiamo tutta la cittadinanza a manifestare pacificamente contro lo svolgimento della partita, a far sentire la propria voce contro la complicità di questa iniziativa con l’oppressione di un popolo e contro la palese strumentalizzazione della vicenda da parte del Governo per influenzare le imminenti elezioni regionali.

Riteniamo e riterremo intollerabile ogni intervento repressivo volto ad impedire l’esercizio del diritto alla manifestazione del dissenso contro la scelta imposta dalle forze governative alla comunità bolognese

Associazione Nazionale Giuristi Democratici 20/11/2025

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