Si è svolta il 7 novembre 2025 presso Palazzo Aldobrandeschi a Grosseto l’ anteprima nazionale di presentazione del libro “Oltre il potere. Una prospettiva giuridica per le lotte sociali”.
Nell’iniziativa organizzato congiuntamente da Giuristi Democratici Grosseto, FIAP Toscana, Working Class Hero OdV ed ANPI Grosseto “Carla Nespolo” si è fatto anche il punto attorno al Referendum Costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati. L’incontro moderato dai due portavoce GD grossetani Luciano G. Calì e Massimo de Felice ha visto la presenza di due dei curatori del volume, gli avvocati Pietro Adami e Paolo Solimeno.
Giuristi Democratici di Grosseto hanno ritenuto che l’iniziativa potessa rappresentare non solo un valido momento culturale ma anche un messaggio di carattere unitario in vista di quello che sarà il Referendum Costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati.
Una scommessa riuscita come ci racconta Luciano G. Calì nell’intervista che vi proponiamo ed in cui gli abbiamo anche chiesto di raccontarci brevemente gli impegni locali dell’associazione.
La prossima presentazione di “Oltre il potere” sarà il 20 novembre 2025 a Roma all’interno della Rassegna “Muoversi nella notte” presso La CAVe Largo Giovan Battista Marzi 1 dove insieme al curatore del volume Pietro Adami interverranno alcune ed alcuni dei redattori: Simonetta Crisci, Luca Baiada, Antonello Ciervo, Roberto De Angelis, Luigi Galloni, Pierluigi Panici.

INTERVISTA A LUCIANO G. CALI
- L’iniziativa che avete fatto ha avuto un valore che va oltre la presentazione del libro stesso. E’ stata l’occasione per mettere insieme persone di ambiti diversi?
Assolutamente sì. Erano presenti colleghi, esperti di diritto ma la cosa importante per noi è che fosse presente la cittadinanza. Abbiamo voluto improntare il momento d’incontro come qualcosa che avesse un carattere divulgativo non solo giuridico, cercando di dare naturalmente dei messaggi chiari e rispondendo nella parte finale alle domande da parte del pubblico. Il tutto a partire dal libro che è molto interessante, sfaccettato dal punto di vista delle tematiche trattate nei diversi capitoli, è che però offre anche una sorta di racconto unitario rispetto ad alcuni temi, come quello dell’autonomia differenziata o come la parte relativa alla separazione delle carriere dei magistrati. Su quest’ultimo argomento con Pietro Adami c’è stata la possibilità di approfondire come la questione non riguardi solo specificatamente i magistrati ma invece come siamo di fronte ad una reinterpretazione di quello che la politica attuale vuole fare della magistratura. E’ stato importante soffermarsi in maniera complessiva su questo tema.
Rispetto ai capitoli presenti nel libro abbiamo trattato anche altri temi come quello dell’antifascismo. La presenza di FIAP Toscana e di Anpi Grosseto è stata molto importante, perché queste due storiche associazioni hanno dato il loro punto di vista e c’è stata la possibilità di valorizzare quello che è stato fatto con l’Avv. Paolo Solimeno che ha curato gli aspetti legati a ricorsi al TAR degli ultimi anni sulla toponomastica fascista in Maremma.
Per cui l’incontro è stato un momento per poter riprendere quanto fatto negli anni passati e rilanciare l’azione in una prospettiva futura.
- Il libro non vuole rivolgersi solo al mondo dei giuristi ma provare a riflettere su questioni che anche se sembrano solo giuridiche riguardano in realtà tutta la società. Dal pubblico che domande ci sono state?
Ci sono state domande che riguardavano l’interpretazione di alcuni elementi particolari per capire anche il tipo di chiavi di lettura rispetto al perché esistano certe cose. Una domanda, per esempio, ha riguardato il reddito di cittadinanza. Altre la parte relativa alla normativa della violenza sulle donne, con la sollecitazione da parte del pubblico a capire che tipo di impostazione il libro dei GD poteva dare rispetto alla società. Il ventaglio delle sollecitazioni è stato molto ampio. In una iniziativa di due ore è un compito improbo sia per i relatori che per i moderatori portare a compimento tutte le questioni poste. A mio avviso, la cosa più interessante successa è che non soltanto c’è stato un grande interesse ma che si è sentita l’esigenza di approfondire ulteriormente le questioni discusse rispetto a questo primo incontro.
- Uno degli scopi del libro è proprio aprire delle discussioni, stimolare un percorso di work in progress. Per chiudere l’intervista volevamo domandarti quali sono le tematiche che vi vedono maggiormente impegnati come GD nel vostro territorio. Ci puoi fare una breve carrellata?
Ci sono due brevissime colleghe che si occupano in modo particolare dello sportello di assistenza al cittadino con tutto quello che riguarda la parte relativa alla consulenza che una volta facevano i sindacati o le federazioni dei contribuenti. E’ una esigenza molto sentita perché negli ultimi tempi è venuta a mancare questa disponibilità di base. Le due avvocatesse fanno sostanzialmente un’attività pro bono senza naturalmente andare a incidere sulla valutazione successiva ma queste informazioni di base vengono considerate molto utili da parte dei cittadini.
Un’altra cosa importante di cui si occupa Massimo De Felice è la parte che riguarda questioni inerenti l’ambito sociosanitario, in modo particolare la parte relativa al fenomeno delle deleghe. Non parliamo naturalmente di chi non ha la possibilità di procedere in autonomia ma di chi ha bisogno del cosiddetto amministratore di sostegno. In questo caso spesso e volentieri a occuparsene sono dei familiari che però sono privi di formazione di base. Organizziamo degli incontri per dare una formazione utile, facendo un quadro generale e dando informazioni specifiche, utili per chi non ha una formazione di carattere giuridico ma che deve potersi orientare rispetto a quelle che sono le responsabilità non poche dell’intera questione.
- Possiamo dire che vi occupate di questioni che a prima vista non sembrano solo giuridiche ma che intrecciano il piano giuridico e che molte volte fanno sì che i cittadini vadano veramente in panico non sapendo come muoversi?
Ti faccio l’esempio delle DAT. Anche in questo caso si cerca di dare un’impronta di carattere divulgativo. Tutti più o meno sappiamo cosa sono le Disposizioni anticipate di trattamento ma in pochi sanno come comportarsi o come redirgerle in maniera corretta.
Operiamo in un territorio, quello grossetano, dove la media di età della popolazione è superiore ai 50 anni (parliamo di 55 anni, in provincia di Grosseto), non esistono fabbriche ormai da oltre 20 anni mentre ci sono di medie e piccole attività. Non c’è comparto tessile o industria pesante, la struttura che offre più lavoro complessivamente è quella del comparto sanitario pubblico, un lavoro sindacalizzato, fatto abbastanza bene e storicamente supportato anche dai sindacati. In questa situazione, al di là di quello che possono essere le consulenze di carattere professionale, c’è poco e tanti non hanno la disponibilità economica per accedere a informazioni di base.
Ciò che cerchiamo di fare in maniera volontaria parte dalla convinzione che se vuoi vivere in una società serena e in pace con se stessa, questa deve essere una società informata. Su questo aspetto per quanto ci riguarda cerchiamo di fare la nostra parte.
Naturalmente il gruppo di Giuristi Democratici Grosseto non è costretto a scalare vette inarrivabili, possiamo comunque affermare che è un impegno che siamo felici di portare avanti richiamandoci costantemente ai princìpi ed ai valori della Costituzione Repubblicana.
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