Sabato 15 marzo è previsto in centro città un corteo indetto da “Casapound” intitolato “contro la mafia antifascista”. Alle manifestazioni antifasciste la Questura sta ponendo restrizioni, mentre, a quanto pare, l’oltraggioso corteo dei neofascisti si svolgerà senza limitazioni. Le ultime notizie confermano i due appuntamenti indetti: alle 15 davanti alla Prefettura con presidio statico, alle 20 con corteo, entrambi preavvisati e non vietati.
Pubblichiamo il comunicato della Sezione Padovana dei GD “Giorgio Ambrosoli”
Apprendiamo in queste ore che la Questura di Padova sta operando pesanti limitazioni alle mobilitazioni antifasciste indette a Padova per la giornata del 15 marzo, in cui è stata chiamata in centro città un’adunata degli adepti di “Casapound”con l’oltraggiosa definizione “contro la mafia antifascista”.
L’iniziativa preavvisata da Anpi e CGIL, che doveva svolgersi davanti a Palazzo Moroni con un presidio statico alle ore 15, è stata spostata su pressione della Questura alle ore 20; quella indetta dall’associazionismo di base per le 15 sul Liston, spostata in Piazza Antenore, pare si potrà svolgere in forma statica.
Insomma, il 15 marzo Padova rischia di trovarsi ostaggio di una forza apertamente antidemocratica, al cui servizio e tutela il Questore pare abbia subordinato la possibilità di manifestare a chiunque voglia invece affermare i principi costituzionali e democratici dell’antifascismo, su cui, lo ricordiamo, è fondato ed è nato il nostro ordinamento.
Crediamo sia un brutto segnale ed auspichiamo che la mobilitazione antifascista del 15 marzo a Padova, cui aderiamo, possa svolgersi senza turbative e senza divieti al diritto di manifestare pacificamente ed alla luce del sole.
Padova, 14.3.2025
Giuristi Democratici Sezione Giorgio Ambrosoli Padova