*L’IADL chiede agli Stati parte dello Statuto di Roma di:
– applicare i mandati di arresto se Netanyahu e Gallant dovessero mettere piede sul loro territorio e facilitare il loro trasferimento all’Aia;
– indagare e perseguire i cittadini o le persone presenti sul loro territorio che hanno commesso crimini internazionali nei Territori palestinesi occupati;
– collaborare con le organizzazioni della società civile per proteggere l’Ufficio del Procuratore, la CPI, gli avvocati che rappresentano le vittime palestinesi e le ONG che collaborano con la Corte da attacchi e contrastare qualsiasi sanzione contro la CPI.
– aumentare il loro sostegno finanziario alla Corte penale internazionale, per continuare a indagare sui crimini nei Territori palestinesi occupati, e per “ancorare” l’indipendenza e l’imparzialità della Corte dagli attacchi.
*L’IADL chiede all’Ufficio del Procuratore di:
– continuare le indagini sui responsabili dei crimini, secondo lo Statuto di Roma, nei Territori palestinesi occupati, compreso l’esame di nuove accuse aggiuntive contro Netanyahu e Gallant;
– continuare a indagare su ogni individuo complice di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità, e su ogni denuncia relativa a coloro che forniscono armi e truppe per la commissione di questi crimini in Palestina, indipendentemente dalla nazionalità o dal Paese di origine.
– presentare ulteriori richieste di mandato d’arresto per funzionari e comandanti militari israeliani responsabili di crimini contro il popolo palestinese, tra cui, ma non solo, il crimine di guerra del trasferimento di civili della Potenza occupante nel territorio occupato, i crimini legati alla creazione di insediamenti, i crimini commessi contro i prigionieri e i detenuti palestinesi, il crimine contro l’umanità dell’apartheid e il crimine di genocidio;
*L’IADL chiede a tutti gli Stati di:
– porre fine agli aiuti militari a Israele, lanciare un embargo sulle armi e porre fine alla complicità con i crimini di Netanyahu e Gallant;
– interrompere le relazioni economiche con Israele, che mantiene l’occupazione illegale del territorio palestinese (Cisgiordania, Gerusalemme Est e Striscia di Gaza) – in linea con le conclusioni del parere consultivo della CIG sulle conseguenze giuridiche derivanti dalle politiche e dalle pratiche di Israele negli OPT, compresa Gerusalemme Est, 24 luglio 2024