L’iniziativa di venerdì 11 settembre in Piazza Monte Citorio a Roma ha visto la presenza di molte e molti Colleghi, in toga, a ricordare Ebru Timtik e a denunciare la sistematica persecuzione nei confronti dei difensori, ma anche di giornalisti, accademici, magistrati, parlamentari, insegnanti e di tutte le forme di opposizione da parte del regime turco. Molte le associazioni dell’avvocatura e del mondo giuridico che hanno promosso con noi l’iniziativa, moltissime le adesioni, anche di associazioni che si occupano della tutela dei diritti umani, dei giornalisti, della società civile. Ringraziamo davvero tutti i presenti e tutti quanti hanno partecipato, in vario modo, alla mobilitazione.
Molti gli interventi, forte la determinazione a proseguire la battaglia che ha contribuito a strappare l’Avv. Aytaç Ünsal alla fine che il Governo turco ha riservato a Ebru, morta in stato di detenzione dopo 238 giorni di sciopero della fame. Forte soprattutto la richiesta al nostro Governo di prendere finalmente posizione contro le politiche autoritarie e di violazione dei diritti umani che ormai da anni sono in atto in Turchia, di mettere fine all’onta degli accordi Ue che finanziano poderosamente il regime di Erdogan in cambio della funzione di contenimento dei flussi migratori, di migliaia di persone che fuggono da fame e guerre ed abbandonate in non luoghi come Moria.
E proprio le parole di Aytaç Ünsal hanno aperto gli interventi ieri, con la bellissima lettera che ci ha inviato e che condividiamo qui di seguito.
Continuiamo con convinzione il nostro sostegno a chi difende i diritti in Turchia: con gli incontri istituzionali, con gli appelli, con i momenti di protesta, con il monitoraggio e l’osservazione dei processi politici ai colleghi, ai giornalisti, ai magistrati turchi.
CON EBRU NEL CUORE!
ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI
—