G8 e garanzie difensive

G8 e garanzie difensive

Preg.mo Sig. Presidente Corte d’Appello di Genova

Preg.mo Sig. Procuratore Generale di Genova

Preg.mo Sig. Presidente Tribunale di Genova

Preg.mo Sig. Procuratore della Repubblica di Genova

Preg.mo Sig. Presidente Consiglio dell’Ordine Avvocati Genova

Preg.mo Sig. Presidente Unione Camere Penali

Il Coordinamento Nazionale dei Giuristi Democratici è vivamente preoccupato per

le voci che si sono diffuse in questi giorni in relazione allo scenario

giudiziario nel quale si svolgeranno le manifestazioni contro la riunione del

G8 che si terrà nella prossima settimana a Genova; dalle notizie che ci sono

giunte, risulterebbe che sarebbe stato predisposto dalle SS.LL un piano di

emergenza per fare fronte ad eventuali arresti per reati commessi nel corso di

quelle manifestazioni in base al quale le udienze di convalida dei fermi o

degli arresti dovrebbero essere effettuate ad Alessandria e/o a Pavia, presso

le locali case circondariali, luoghi nei quali dovrebbero essere detenute le

persone coinvolte.

Le notizie divengono ulteriormente allarmanti allorquando fanno riferimento a

presunte decisioni di effettuare le udienze di convalida solo alla scadenza

delle 96 ore massime consentite e quando accennano alla possibilità, in caso di

necessità, dell’utilizzo di magistrati anche non appartenenti al

circondario di Genova.

Tutte queste notizie, se non ufficialmente smentite, finiscono con il creare un

clima ancora più teso rispetto ad un evento già carico di tensioni e con

l’accreditare una decisione di sacrificare i diritti dei partecipanti

alla manifestazione, malauguratamente coinvolti in episodi che abbiano portato

al loro arresto.

Il Coordinamento ritiene che, in ogni caso, le regole che tutelano i diritti

dei cittadini non possano mai venire meno; conseguentemente, se già appare

difficilmente accettabile, oltre che giuridicamente discutibile, la decisione

di effettuare le udienze di convalida in luogo tutt’affatto diverso

rispetto al luogo di commissione del fatto, rendendo così più difficoltoso

l’esercizio del diritto di difesa, obbligando il difensore ad un

dispendio di tempo e di energie (tra l’altro, ci risulta che solo il

difensore d’ufficio e non anche quello di fiducia possa godere del

trasferimento a cura e spese del Tribunale), in nessun modo può essere

accettata la decisione di procrastinare sino all’ultimo termine utile

previsto dal codice di rito l’effettuazione dell’udienza di

convalida, perché ciò significa limitare a priori, senza necessità alcuna, la

libertà individuale; quanto alla paventata utilizzazione di magistrati

provenienti da circondari diversi da quello di Genova, essa ci pare del tutto

discutibile sotto il profilo giuridico, soprattutto se non preceduta (quanto

meno per quanto da noi conosciuto) da alcuna delibera del Consiglio Superiore

della Magistratura o, per quei magistrati operanti nel distretto di Genova, da

alcuna delibera del Presidente della Corte d’Appello.

Vi preghiamo, pertanto, di volerci fornire rassicurazioni e chiarimenti

rispetto alle questioni da noi sollevate, certi che ogni disponibilità al

dialogo ed ogni ulteriore contributo alla chiarezza sia utile per rasserenare

l’attuale situazione di tensione.

Con ossequio, scusandoci per l’utilizzo del fax, giustificato

dall’urgenza della comunicazione.

Coordinamento Nazionale Giuristi Democratici

Avv. Dario Rossi

Avv. Desi Bruno

Avv. Roberto Lamacchia

Avv. Angelo Cutolo

Avv. Tecla Faranda

Avv. Mario Angelelli