I Giuristi Democratici sono impegnati in tutte le iniziative di solidarietà e di mobilitazione contro i crimini di guerra e contro l’umanità che il governo Netanyahu ed il suo esercito stanno mettendo in atto in Palestina e in Cisgiordania. Aderiamo ed appoggiamo gli scioperi indetti nei posti di lavoro per il 19 settembre ed il 22 settembre , e sosteniamo tutte le iniziative in corso contro ogni complicità con il governo di Israele, contro la consegna di armamenti, innanzitutto.
L’invasione militare di Gaza, che fa seguito ad ormai numerose azioni militari assolutamente inammissibili messe in atto da IDF (i bombardamenti sui civili, sui negoziatori, su paesi terzi, l’appropriazione di terre, le violenze dei coloni) e le affermazioni di prepotenza e dei governanti israeliani sul futuro della popolazione palestinese sono incredibilmente tollerate o ignorate da buona parte dei governi europei, incluso il nostro, e supportate apertamente dall’amministrazione Trump. Sono azioni criminali contro i palestinesi, contro noi tutti e contro il diritto internazionale.
Per questo stiamo con i lavoratori in sciopero, con gli attivisti della Sumud Flottiglia, con gli attivisti che stanno nelle piazze, nei porti e nelle stazioni, a manifestare e cercare di boicottare l’economia di guerra di un governo criminale.
Continuiamo il nostro impegno, giuridico e sociale, insieme ed a supporto di chi si sta mobilitando in questi giorni, per terra e per mare, per fermare il genocidio in atto, e tenteremo di portare anche nelle aule di giustizia la nostra adesione alla giornata del 22 settembre, facendo inserire nei verbali di udienza le nostre dichiarazioni di sostegno.
Giuristi Democratici -19 settembre 2025
Qui sotto la dichiarazione che molti colleghi si apprestano a verbalizzare in udienza il 22 settembre, a sostegno dello sciopero.
Oggi molte persone incrociano le braccia per protestare per quanto sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania, per il crimine di genocidio, per i crimini di guerra, per i crimini contro l’umanità che il governo israeliano sta commettendo impunemente ed anzi con l’appoggio di molti altri governi tra i quali il nostro. Credo che sia giusto, in senso etico ben prima che codicistico, che proprio nelle aule dove si “fa giustizia” si ricordi e si condanni quanto sta accadendo, nell’auspicio che quei crimini, tra i più gravi commessi dal 1945 in poi sul nostro pianeta, possano essere un giorno processati. E, come giurista democratic*, mi auguro, anche in queste aule