Apprendiamo che poche ore fa è stata emessa la sentenza con cui è stata accolta la richiesta di scioglimento del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Istanbul, richiesta formulata dal governo contro tutti i componenti, incluso il Presidente Ibrahim Kaboglu, accusati di “propaganda per organizzazione terroristica” e “diffusione di notizie ingannevoli”. L’accusa si fonda sulla presa di posizione in favore della libertà di stampa e la richiesta di indagini indipendenti sulla morte di due giornalisti, in Siria, nello scorso dicembre.
Una decisione mortifera per il diritto alla difesa ed all’indipendenza dei difensori, in linea con l’ordinaria persecuzione in atto da decenni in Turchia contro gli avvocati e le avvocate che rivendicano per i propri assistiti e le proprie assistite le garanzie processuali che vengono regolarmente negate, e che, a loro volta, si sono visti arrestare ed imporre processi iniqui e condanne pesantissime per la loro attività difensiva.
Una decisione che auspichiamo verrà rimossa in appello, ma che ci pare purtroppo in linea anche con gli abusi che anche in questi giorni stanno caratterizzando l’azione governativa, con la rimozione del Sindaco di Istanbul e la penalizzazione delle migliaia di persone che si stanno mobilitando in questi giorni per rivendicare il diritto ad opporsi, il diritto al dissenso.
Esprimiamo la nostra solidarietà agli avvocati e alle avvocate oggetto della “destituzione per dissenso”, insieme alla speranza che la mobilitazione in atto in queste ore in Turchia possa creare i presupposti per il rispetto delle regole minime di convivenza democratica e sociale continuamente attaccate dal regime in carica
ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI – 21 MARZO 2025