Ebru ci ha lasciato un’eredità impegnativa, interrogarci sul ruolo dell’avvocatura nella difesa dei diritti e dello stato di diritto.
Per capire il suo gesto, occorre andare indietro nel tempo e capire le radici della scelta di dedicarsi all’avvocatura, in una società in rapido movimento eppure terribilmente statica nelle dinamiche di repressione del dissenso.
Cosa significa essere giovani avvocate/i in Turchia dopo i fatti di Gezi Park? Come ha vissuto l’avvocatura turca l’esperienza dello stato di emergenza dopo il fallito colpo di stato? Perché Ebru ha scelto il digiuno fino alla morte? Il suo gesto ci parla di noi?
Tre approfondimenti con gli occhi di un’avvocata ed osservatrice internazionale, che in Turchia può ritornare solo con la memoria, interdetta dal ritornarvi fisicamente proprio in ragione della sua stretta collaborazione con colleghe e colleghi turchi.

In memoria di Ebru Timtik: la resistenza dell’Avvocatura in Turchia
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