L’uguaglianza delle persone, la tutela dei diritti di tutti, la capacità di sintesi tra culture diverse sono il banco di prova delle democrazie contemporanee. Ciò sta scritto nelle costituzioni del Novecento ma spesso – troppo spesso – resta un obiettivo irrealizzato. Così la giustizia sembra talvolta ridursi, da orizzonte di vita decorosa e serena per tutti, a insieme di procedure per risolvere controversie e conflitti.
È in questo contesto che è nata l’idea di un appuntamento annuale teso a recuperare la consapevolezza del carattere etico e politico oltre (e prima) che tecnico della questione giustizia. Un appuntamento di giuristi, studiosi, politici, personaggi pubblici di diversa estrazione culturale, finalizzato a mettere in campo, sottoponendole al giudizio dei cittadini, “parole di giustizia”. Un appuntamento da collocare a Spezia, la città di Giuseppe Borrè, grande magistrato e giurista, a cui è intitolata l’Associazione che lo promuove.
Dopo aver analizzato, nelle precedenti edizioni, i “nuovi diritti” e i “diritti negati”, i modelli di governo della società e di tutela (o mancata tutela) dei diritti fondamentali, l’intreccio tra bene comune e beni comuni, il funzionamento in concreto della democrazia e la questione morale, il futuro dell’Europa, la partecipazione dei cittadini alla vita del Paese e la rappresentanza, il senso di insicurezza dei cittadini, “Parole di giustizia” affronta quest’anno il tema – cruciale in questo inizio di millennio – dell’intreccio tra crisi del lavoro e crisi della democrazia.
venerdì 28 aprile
ore 15.15
museo Lia
presentazione
Andrea Corradino
Massimo Federici
Mariarosaria Guglielmi
saluti del ministro della Giustizia
Andrea Orlando
ore 16.00
centro Allende
Marco Revelli
Crisi del lavoro e postdemocrazia:
una mappa
introduce
Giulia Locati
ore 17.15
terrazza Camec
Valentina Pazè
Cittadini senza politica,
politica senza cittadini
introduce
Elena Paciotti
ore 18.30
museo Lia
I referendum, le Corti,
la politica
ne discutono
Franco Ippolito e
Roberto Lamacchia
coordina
Filippo Paganini
sabato 29 aprile
ore 9.30
centro Allende
La giurisdizione al tempo della crisi:
c’è un populismo penale?
ne discutono
Piercamillo Davigo e
Nello Rossi
coordina
Jacopo Rosatelli
ore 10.45
museo Lia
Ida Dominijanni
I populismi del Belpaese
introduce
Marcello Basilico
ore 12.00
terrazza Camec
Michele Prospero
Il futuro della democrazia:
partiti, movimenti, leader
introduce
Rossella Soffio
ore 15.00
museo Lia
Gustavo Piga
Lavoro e reddito
tra illusioni e realtà
introduce
Gianfranco Gilardi
ore 16.15
terrazza Camec
Elena Granaglia
Diseguaglianze e reddito di base:
esperienze e definizioni
introduce
Isabella Benifei
ore 17.30
centro Allende
tavola rotonda
Riorganizzare il lavoro
o garantire il reddito?
coordina
Livio Pepino
partecipano
Piergiovanni Alleva
Sandro Gobetti
Laura Pennacchi
ore 18.30
museo Lia
libri al museo
Un antimodello: gli Stati Uniti
Antonio Soggia
ne discute con
Elisabetta Grande
autrice di
Guai ai poveri.
La faccia triste dell’America
(Edizioni Gruppo Abele, 2017)
coordina
Rita Sanlorenzo
I partecipanti
Piergiovanni Alleva, professore di diritto del lavoro nell’Università di Bologna e avvocato, è stato responsabile della Consulta giuridica della Cgil ed è consigliere regionale dell’Emilia Romagna.
Marcello Basilico, giudice Tribunale Genova – sezione lavoro.
Isabella Benifei, avvocata in Spezia.
Andrea Corradino, avvocato penalista, è presidente della Cassa di Risparmio della Spezia.
Piercamillo Davigo, magistrato, presidente di sezione della Corte di cassazione, dall’aprile 2016 è presidente dell’associazione nazionale magistrati. Nei primi anni Novanta è stato componente del pool di Mani pulite presso la Procura della Repubblica di Milano. Ha scritto, tra l’altro, La corruzione in Italia (con Grazia Mannozzi, Laterza, 2007) e La tua giustizia non è la mia (con Gherardo Colombo, Laterza, 2016).
Ida Dominijanni, giornalista e scrittrice, collabora attualmente con il periodico Internazionale. Ha insegnato Filosofia sociale nell’Università di Roma3 ed è componente del comitato direttivo del Centro per la riforma dello Stato. Ha scritto, da ultimo, Il Trucco. Sessualità e biopolitica nella fine di Berlusconi (Ediesse, 2014).
Massimo Federici, già presidente dell’Arci Liguria, dal 27 maggio 2007 è sindaco della Spezia.
Gianfranco Gilardi, magistrato, già presidente del Tribunale di Verona, è presidente della Fondazione Verardi.
Sandro Gobetti, ricercatore, coordinatore del Basic Income Network (Bin) Italia, è stato responsabile dell’area di ricerca e studio per il reddito garantito presso la Regione Lazio.
Elena Granaglia è docente di Scienza delle finanze presso l’Università di Roma3. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Il reddito di base (con Magda Bolzoni, Ediesse, 2016) e Dobbiamo preoccuparci dei ricchi? Le diseguaglianze estreme nel capitalismo contemporaneo (con Maurizio Franzini e Michele Raitano, Il Mulino, 2014).
Elisabetta Grande insegna Sistemi giuridici comparati nell’Università del Piemonte orientale. Da oltre un ventennio studia il sistema giuridico nordamericano e la sua diffusione in Europa. Ha scritto, tra l’altro, Il terzo strike. La prigione in America (Sellerio, 2007) e Guai ai poveri. La faccia triste dell’America (Edizioni Gruppo Abele, 2017).
Mariarosaria Guglielmi, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, è segretaria generale di Magistratura democratica.
Franco Ippolito, magistrato, è presidente di sezione della Corte di cassazione e presidente del Tribunale permanente dei popoli.
Roberto Lamacchia, avvocato in Torino, è presidente dell’Associazione nazionale Giuristi democratici.
Giulia Locati, giudice del lavoro presso il Tribunale di Milano, è componente del comitato esecutivo di Magistratura democratica.
Andrea Orlando, deputato al Parlamento, è stato Ministro dell’ambiente ed è, attualmente, Ministro della giustizia.
Elena Paciotti, presidente della Fondazione Lelio e Lisli Basso – Issoco, è stata magistrato, presidente dell’Associazione nazionale magistrati e, successivamente, parlamentare europeo. Tra i suoi libri più recenti Sui Diritti umani e costituzionalismo globale, Carocci, 2011.
Filippo Paganini, giornalista, già caporedattore del Secolo XIX, è presidente dell’Ordine dei giornalisti della Liguria. Ha scritto, da ultimo, Gino Patroni un umorista a Spezia, Edizioni Cinque Terre, 2012.
Valentina Pazé, docente di Teorie dei diritti umani nell’Università di Torino e studiosa di filosofia politica e multiculturalismo, ha scritto, tra l’altro, In nome del popolo. Il problema democratico (Laterza, 2011) e Cittadini senza politica. Politica senza cittadini (Edizioni Gruppo Abele, 2016).
Laura Pennacchi, studiosa e saggista nei campi delle scienze economiche e sociali, parlamentare per tre legislature, dirige la scuola per la buona politica «Vivere la democrazia, costruire la sfera pubblica» della Fondazione Basso. Ha scritto, tra l’altro, La moralità del Welfare. Contro il neoliberismo populista (Donzelli, 2008) e Il soggetto dell’economia. Dalla crisi ad un nuovo modello di sviluppo (Ediesse, 2015).
Livio Pepino è presidente dell’Associazione studi giuridici Giuseppe Borrè e direttore editoriale delle Edizioni Gruppo Abele. Tra le sue pubblicazioni più recenti sui temi della marginalità e delle migrazioni Forti con i deboli, Rizzoli, 2012 e Prove di paura. Barbari, marginali, ribelli, Edizioni Gruppo Abele, 2015.
Gustavo Piga è professore di Economia politica presso l’Università di Roma Tor Vergata e direttore della Rivista di politica economica. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Il ventunesimo secolo di Keynes. Economia e società per le nuove generazioni (con Lorenzo Pecchi, Luiss University Press, 2011).
Michele Prospero, professore di Filosofia del diritto presso l’Università La Sapienza di Roma, studia, in particolare, il sistema istituzionale italiano e il pensiero politico della sinistra. Tra le sue molte pubblicazioni: La politica moderna. Teorie e profili istituzionali (Carocci, 2002), Il nuovismo realizzato (Bordeaux edizioni, 2015) e La scienza politica di Gramsci (Bordeaux edizioni, 2016).
Marco Revelli, storico e sociologo, insegna Scienza della politica nella Università del Piemonte orientale ed è stato presidente della Commissione di indagine sull’esclusione sociale. Tra le sue pubblicazioni più note La politica perduta (Einaudi, 2003), Poveri noi (Einaudi, 2010), Non ti riconosco. Un viaggio eretico nell’Italia che cambia (Einaudi, 2016), Populismo.2 (Einaudi, 2017).
Jacopo Rosatelli, dottore di ricerca in Studi politici presso l’Università di Torino, studia, in particolare, le dinamiche istituzionali e il pensiero politico in Italia, Germania e Spagna. Collabora a giornali e riviste, tra cui il manifesto.
Nello Rossi, magistrato, avvocato generale presso la Corte di cassazione, è stato segretario dell’Associazione nazionale e condirettore di Questione giustizia. Ha pubblicato tra l’altro, Giudici e democrazia. La magistratura progressista nel mutamento istituzionale (Franco Angeli, 1994) e, con L. Pepino, Un progetto per la giustizia. Idee e proposte di rinnovamento (Franco Angeli, 2006).
Rita Sanlorenzo, magistrato, sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione, è stata segretaria generale di Magistratura democratica. Ha scritto da ultimo, con C. Ponterio, E lo chiamano lavoro… (Edizioni Gruppo Abele, 2014).
Rossella Soffio, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale della Spezia
Antonio Soggia è dottore di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università di Torino. Si occupa di storia e attualità politica americana, in particolare di minoranze etniche, welfare state e movimenti sociali. Collabora, tra l’altro, con la rivista Il Mulino.