Come affermato ripetutamente da significativi documenti adottati a livello europeo e internazionale, l’obiettività e imparzialità della magistratura e la possibilità degli avvocati di esercitare le proprie prerogative in modo libero garantendo il diritto alla difesa legale dei cittadini costituiscono ingredienti irrinunciabili di ogni vera democrazia e Stato di diritto. Ebbene, oggi questi ed altri pilastri democratici fondamentali sono a forte rischio in Turchia. Parallelamente il governo di Erdogan continua ad ostinarsi nel rifiuto di una soluzione pacifica e negoziata del conflitto kurdo che costituisce un altro elemento strategico dell’attuale situazione di precarietà, incertezza e negazione di elementari libertà democratiche che vive il Paese.
I Giuristi Democratici, partecipando con una nutrita e qualificata delegazione alla Conferenza, nonostante l’ingiustificato diniego di ingresso in Turchia alla nostra iscritta Barbara Spinelli, hanno dimostrato di essere parte integrante di un movimento internazionale di giuristi per affermare pace, democrazia e Stato di diritto nell’area mediterranea e in tutto il mondo.
Prossime iniziative in materia saranno il presidio di fronte all’ambasciata egiziana il 24 gennaio dalle ore 14.30, con il quale protesteremo per la repressione di cui sono vittima gli avvocati egiziani e torneremo a chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni, nonché la prima assemblea mediterranea dei giuristi che stiamo organizzando per settembre a Napoli.