Qualche considerazione preliminare sulle responsabilità del Fondo monetario internazionale nelle vicende argentine: dalla dittatura al crack del 2001
di Fabio Marcelli
SOMMARIO.
1. Premessa.
2. Il ruolo del FMI nella crisi argentina.
3. Il tema della responsabilità delle organizzazioni internazionali nell’elaborazione delle Nazioni Unite.
4. Natura degli obblighi violati.
5. Il tema dell’immunità.
6. Conclusioni.
1. Premessa
Sembra essere giunto il momento di porre, con grande chiarezza e determinazione, il tema della responsabilità delle organizzazioni finanziarie internazionali per la violazione dei diritti umani. La crisi finanziaria in corso, che poi non è solo finanziaria ma presenta a ben vedere nella finanza il suo punto debole e il suo meccanismo generatore di ampie violazioni dei diritti umani, costituisce un terreno appropriato per tale operazione . Quali violazioni dei diritti umani ne derivano direttamente o indirettamente? Quali, fra le organizzazioni finanziarie internazionali, possono essere indiziate di complicità nello scatenamento della crisi in corso?
Focalizzare la nostra attenzione su di una specifica situazione nazionale può costituire un passaggio indispensabile al fine di fornire una risposta a tali interrogativi. Lo faremo con riferimento a una specifica vicenda, quella del default argentino di dieci anni fa circa, che si atteggia come particolarmente emblematica al riguardo, anche perché, come vedremo, le radici di tale default sono collocate nel pieno del regime militare che dominò il Paese dal 1976 al 1983 commettendo gravi e massicce violazioni dei diritti umani e sono riscontrabili responsabilità precise delle organizzazioni finanziarie internazionali, specie il Fondo monetario internazionale (FMI) anche relativamente all’avvento di tale regime.
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