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Contro la guerra infinita
Redazione 12 marzo 2002 23:57
Il testo dell'appello redatto il 12 marzo 2002 contro la preannunciata guerra all'Iraq sottoscritto dal Coordinamento Nazionale dei Giuristi Democratici

Un¹altra guerra no!
Appello della società civile contro la guerra infinita

A sei mesi dagli attentati terroristici di New York e Washington, mentre
nessuno ha potuto ancora scrivere la parola fine alla guerra in Afganistan e
fare un vero bilancio delle sue conseguenze, il Presidente Bush ha annunciato
che la sua dottrina contro il terrorismo prevede il più grande aumento delle
spese militari della storia degli Stati Uniti, la militarizzazione dello
spazio, il possibile uso delle armi nucleari e una vasta gamma di nuove
operazioni militari senza quartiere. Una nuova guerra contro l¹Iraq sembra
ormai alle porte. Nonostante le perplessità espresse da numerosi paesi e
dall¹Unione Europea, agli alleati viene chiesto un assenso aperto o silenzioso
ma se non ci dovesse essere accordo gli Stati Uniti dichiarano di essere pronti
ad agire da soli.

Noi, rappresentanti di numerose organizzazioni della società civile,
fedeli alla Costituzione Italiana, alla Carta delle Nazioni Unite e al diritto
internazionale dei diritti umani che essa ha generato, allarmati per il
terribile futuro che ci è stato prospettato, vogliamo esprimere il nostro
profondo dissenso: la dottrina di Bush contro il terrorismo è sbagliata,
illegale e pericolosa.

Uniamo le nostre voci per chiedere all¹Italia, all¹Unione Europea e
all¹Organizzazione delle Nazioni Unite di avviare tutte le iniziative
diplomatiche necessarie per scongiurare questa prospettiva, negando ogni forma
di sostegno alle nuove guerre annunciate. Dobbiamo fare ogni sforzo per evitare
di essere risucchiati in una nuova spirale di guerra senza fine. I suoi
drammatici costi umani ed economici sono evidenti già oggi.

Per opporsi a questo rischio l¹Italia e l¹Europa non devono limitarsi a
dire no alla guerra e al terrorismo. Esse devono perseguire con determinazione
un¹altra strada più decisa, precisa ed efficace: la strada della legalità,
della giustizia penale e della cooperazione internazionale.

Il terrorismo si vince promuovendo il rispetto e l¹applicazione delle
regole e della legalità internazionale e non violandole. Il terrorismo si vince
promuovendo la giustizia penale internazionale, ratificando e insediando subito
la Corte Penale Internazionale e non ostacolandola. Il terrorismo si vince
investendo sulla pacificazione e la ricostruzione dell¹Afganistan e non
abbandonando quel paese nelle mani dei signori della guerra. Il terrorismo si
vince isolando e delegittimando i dittatori e non usandoli a piacimento. Il
terrorismo si vince con una politica globale di prevenzione e soluzione dei
conflitti (senza ³due pesi e due misure²) e non alimentandone la
proliferazione. Il terrorismo si vince mettendo fine alla guerra
israelo-palestinese e non assistendo colpevolmente alla sua estensione. Il
terrorismo si vince rafforzando la cooperazione internazionale a tutti i
livelli e non con l¹unilateralismo dei potenti. Il terrorismo si vince
riconoscendo il ruolo centrale delle Nazioni Unite e non delegittimandole. Il
terrorismo si vince riducendo le sue cause e lavorando tenacemente per ridurre
l¹ingiustizia economica e sociale planetaria non accrescendola. Il terrorismo
si vince promuovendo la democrazia e favorendo la crescita della società civile
e non ignorando la sua voce. Il terrorismo si vince riconoscendo tutte le
minacce globali (ambientali, sociali, alimentari,S) che incombono sull¹umanità
e non ignorandole. In altre parole il terrorismo si vince promuovendo non la
guerra ma la globalizzazione della giustizia, della democrazia e dei diritti
umani.

Invitiamo tutte le donne e gli uomini amanti della pace e della giustizia
a raccogliere questa sfida impegnandosi a percorrere insieme questa nuova
strada. Un altro mondo è possibile, solo se, lo vuoi anche tu.

Tavola della Pace, Acli, Agesci, Arci, Associazione per la pace, Banca
Etica, Cipsi, Emmaus Italia, Legambiente, Manitese, Fondazione Italiana per il
Volontariato, Forum Trentino per la Pace, ICS, Lega per i diritti e la
liberazione dei popoli, Pax Christi, Centro per la pace Forlì/Cesena, Focsiv,
Peacelink, Un Ponte PerS,

Perugia, 12 marzo 2002