MANAGE
CERCA
Altro in Internazionali
In memoria di Ebru Timtik: la resistenza dell'Avvocatura in Turchia
11.a Giornata internazionale dell'avvocato perseguitato: Azerbaigian
#FreeJulianAssangeNow
I G.D. e altre associazioni all'Ambasciatore al Cairo: intervenga immediatamente per la liberazione dei tre difensori dei diritti umani incarcerati in Egitto e accerti le effettive condizioni di salute di Patrick Zaki
Lettera aperta - appello per Nasrin Sotoudeh
I Giuristi Democratici contro le pesanti ingerenze Usa nell'inchiesta della Corte penale internazionale su funzionari Cia e militari
Continuiamo la battaglia per il rispetto dei diritti umani in Turchia. Per Ebru Timtik, per Aytaç Ünsal, per le avvocate e gli avvocati detenuti
I Giuristi Democratici esprimono cordoglio per la morte in carcere dell'avvocata turca Ebru Timtik
Tribunale di Roma: Gerusalemme non può essere riconosciuta (e definita) capitale di Israele. Ecco il provvedimento che condanna la Rai alla rettifica
L'Unione europea revochi le sanzioni inflitte al Venezuela
Lun. 29.6.'20, ore 18: L'uso repressivo del Covid nei Paesi di Medioriente e Nordafrica - Webinar
Simonetta Crisci, 30 anni e piĂą di solidarietĂ  alla causa curda
Giornata internazionale del rifugiato: i G.D. con i giuristi democratici europei della ELDH e l'associazione degli avvocati democratici europei AED
I G.D., insieme alle altre associazioni della rete "In difesa di" e della Rete della Pace, tornano a chiedere l'intervento delle AutoritĂ  italiane a tutela della salute di Patrick Zaky
 10 pagine  (145 risultati)
Revoca immediata del Memorandum Italia-Libia: l'appello della societĂ  civile al Governo e a UNHCR e OIM
Redazione 3 febbraio 2022 19:07
I Giuristi Democratici, insieme a molte altre organizzazioni, hanno sottoscritto l'allegato appello a porre fine al vergognoso accordo

Revoca immediata del Memorandum Italia-Libia: l'appello della società civile 

al Governo e a UNHCR e OIM 

 

Il 2 febbraio 2022, giorno del quinto anniversario del Memorandum, decine di organizzazioni italiane, libiche, africane ed europee presentano un documento di analisi e denuncia degli effetti del Memorandum e lanciano un appello al governo e alle organizzazioni internazionali: l’unica strada per tutelare le persone migranti in Libia è la revoca immediata del Memorandum.

 

Il blocco delle partenze determinato dall’attuazione del Memorandum attraverso gli ingenti finanziamenti garantiti dall’Italia alle autorità libiche si è rivelato un fattore che agevola la strutturazione di modelli di sfruttamento, riduzione in schiavitù e violenze, definiti come crimini contro l’umanità dalla Missione d'inchiesta indipendente delle Nazioni Unite.

 

Al contempo, le misure previste per consentire l’uscita legale delle persone migranti dal paese - evacuazioni, corridoi umanitari e resettlement - si sono dimostrate gravemente insufficienti a garantire l’accesso ai diritti e alla protezione in maniera generalizzata, sia per la limitatezza dei mezzi, sia per l’assenza di garanzie procedurali e il carattere concessorio proprio di questi sistemi. 

 

Spesso, l’adesione a programmi di rimpatrio “volontario” rappresenta l’unico strumento per sottrarsi alle violenze e agli abusi, anche quando il ritorno nel Paese di origine espone le persone alle medesime persecuzioni da cui sono fuggite.

 

A fronte dell’esperienza maturata negli ultimi cinque anni e all’aumento di violenze e repressione a cui assistiamo negli ultimi mesi, le organizzazioni firmatarie, attraverso l’appello richiedono

 

al governo italiano di revocare immediatamente il Memorandum. Si tratta dell’unica scelta praticabile di fronte all'impossibilità strutturale di apportare miglioramenti significativi alle condizioni di vita di migranti e rifugiati in Libia e di garantire loro un adeguato accesso alla protezione, come dimostrato dall’evoluzione della situazione libica.

all’UNHCR e OIM, in ottemperanza al loro mandato di tutela dei cittadini stranieri presenti in Libia, di aderire alla richiesta di revoca del memorandum, così da evitare qualsiasi rischio di connessione tra le gravi violazioni dei diritti umani che derivano dal Memorandum e le proprie iniziative.Â