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Parole di Giustizia - Crisi del lavoro, crisi della democrazia - convegno
Redazione 19 aprile 2017 17:29
Comune della Spezia - Associazione studi giuridici Giuseppe Borrè

PAROLE DI GIUSTIZIA

CRISI DEL LAVORO
CRISI DELLA DEMOCRAZIA

La Spezia, 28-29 aprile 2017

in collaborazione con
Fondazione Lelio e Lisli Basso, Fondazione Verardi
Fondazione per la cultura Palazzo Ducale, Questione giustizia

con il patrocinio e il contributo di
Regione Liguria
Associazione nazionale giuristi democratici
Associazione nazionale magistrati
Magistratura democratica
Consiglio Ordine giornalisti della Liguria

con il sostegno di
Cassa di Risparmio della Spezia

L'uguaglianza delle persone, la tutela dei diritti di tutti, la capacità di sintesi tra culture diverse sono il banco di prova delle democrazie contemporanee. Ciò sta scritto nelle costituzioni del Novecento ma spesso – troppo spesso – resta un obiettivo irrealizzato. Così la giustizia sembra talvolta ridursi, da orizzonte di vita decorosa e serena per tutti, a insieme di procedure per risolvere controversie e conflitti.

È in questo contesto che è nata l'idea di un appuntamento annuale teso a recuperare la consapevolezza del carattere etico e politico oltre (e prima) che tecnico della questione giustizia. Un appuntamento di giuristi, studiosi, politici, personaggi pubblici di diversa estrazione culturale, finalizzato a mettere in campo, sottoponendole al giudizio dei cittadini, "parole di giustizia". Un appuntamento da collocare a Spezia, la città di Giuseppe Borrè, grande magistrato e giurista, a cui è intitolata l’Associazione che lo promuove.

Dopo aver analizzato, nelle precedenti edizioni, i "nuovi diritti" e i "diritti negati", i modelli di governo della società e di tutela (o mancata tutela) dei diritti fondamentali, l’intreccio tra bene comune e beni comuni, il funzionamento in concreto della democrazia e la questione morale, il futuro dell’Europa, la partecipazione dei cittadini alla vita del Paese e la rappresentanza, il senso di insicurezza dei cittadini, “Parole di giustizia” affronta quest’anno il tema - cruciale in questo inizio di millennio – dell’intreccio tra crisi del lavoro e crisi della democrazia.


venerdì 28 aprile

ore 15.15

museo Lia

presentazione

Andrea Corradino

Massimo Federici

Mariarosaria Guglielmi

 

saluti del ministro della Giustizia

Andrea Orlando

 

 

ore 16.00

centro Allende

Marco Revelli

Crisi del lavoro e postdemocrazia:

una mappa

introduce

Giulia Locati

 

 

ore 17.15

terrazza Camec

Valentina Pazè

Cittadini senza politica,

politica senza cittadini

introduce

Elena Paciotti

 

 

ore 18.30

museo Lia

I referendum, le Corti,

la politica

ne discutono

Franco Ippolito e

Roberto Lamacchia

coordina

Filippo Paganini

 


sabato 29 aprile

ore 9.30

centro Allende

La giurisdizione al tempo della crisi:

c’è un populismo penale?

ne discutono

Piercamillo Davigo e

Nello Rossi

coordina

Jacopo Rosatelli

 

 

ore 10.45

museo Lia

Ida Dominijanni

I populismi del Belpaese

introduce

Marcello Basilico

 

 

ore 12.00

terrazza Camec

Michele Prospero

Il futuro della democrazia:

partiti, movimenti, leader

introduce

Rossella Soffio

 

ore 15.00

museo Lia

Gustavo Piga

Lavoro e reddito

tra illusioni e realtà

introduce

Gianfranco Gilardi

 

 

ore 16.15

terrazza Camec

Elena Granaglia

Diseguaglianze e reddito di base:

esperienze e definizioni

introduce

Isabella Benifei

 

 

ore 17.30

centro Allende

tavola rotonda

Riorganizzare il lavoro

o garantire il reddito?

coordina

Livio Pepino

partecipano

Piergiovanni Alleva

Sandro Gobetti

Laura Pennacchi

 

 

ore 18.30

museo Lia

libri al museo

Un antimodello: gli Stati Uniti

Antonio Soggia

ne discute con

Elisabetta Grande

autrice di

Guai ai poveri.

La faccia triste dell’America  

(Edizioni Gruppo Abele, 2017)

coordina

Rita Sanlorenzo

 


I partecipanti

 

Piergiovanni Alleva, professore di diritto del lavoro nell’Università di Bologna e avvocato, è stato responsabile della Consulta giuridica della Cgil ed è consigliere regionale dell’Emilia Romagna.

 

Marcello Basilico, giudice Tribunale Genova - sezione lavoro.

 

Isabella Benifei, avvocata in Spezia.

 

Andrea Corradino, avvocato penalista, è presidente della Cassa di Risparmio della Spezia.

 

Piercamillo Davigo, magistrato, presidente di sezione della Corte di cassazione, dall’aprile 2016 è presidente dell’associazione nazionale magistrati. Nei primi anni Novanta è stato componente del pool di Mani pulite presso la Procura della Repubblica di Milano. Ha scritto, tra l’altro, La corruzione in Italia (con Grazia Mannozzi, Laterza, 2007) e La tua giustizia non è la mia (con Gherardo Colombo, Laterza, 2016). 

 

Ida Dominijanni, giornalista e scrittrice, collabora attualmente con il  periodico Internazionale. Ha insegnato Filosofia sociale nell'Università di Roma3 ed è componente del comitato direttivo del Centro per la riforma dello Stato. Ha scritto, da ultimo, Il Trucco. Sessualità e biopolitica nella fine di Berlusconi (Ediesse, 2014).

 

Massimo Federici, già presidente dell’Arci Liguria, dal 27 maggio 2007 è sindaco della Spezia.

 

Gianfranco Gilardi, magistrato, già presidente del Tribunale di Verona, è presidente della Fondazione Verardi.

 

Sandro Gobetti, ricercatore, coordinatore del Basic Income Network (Bin) Italia, è stato responsabile dell’area di ricerca e studio per il reddito garantito presso la Regione Lazio.

 

Elena Granaglia è docente di Scienza delle finanze presso l’Università di Roma3. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Il reddito di base (con Magda Bolzoni, Ediesse, 2016) e Dobbiamo preoccuparci dei ricchi? Le diseguaglianze estreme nel capitalismo contemporaneo (con Maurizio Franzini e Michele Raitano, Il Mulino, 2014).

 

Elisabetta Grande insegna Sistemi giuridici comparati nell’Università del Piemonte orientale. Da oltre un ventennio studia il sistema giuridico nordamericano e la sua diffusione in Europa. Ha scritto, tra l’altro, Il terzo strike. La prigione in America (Sellerio, 2007) e Guai ai poveri. La faccia triste dell’America (Edizioni Gruppo Abele, 2017).

 

Mariarosaria Guglielmi, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, è segretaria generale di Magistratura democratica.

 

Franco Ippolito, magistrato, è presidente di sezione della Corte di cassazione e presidente del Tribunale permanente dei popoli.

 

Roberto Lamacchia, avvocato in Torino, è presidente dell’Associazione nazionale Giuristi democratici.

 

Giulia Locati, giudice del lavoro presso il Tribunale di Milano, è componente del comitato esecutivo di Magistratura democratica.

 

Andrea Orlando, deputato al Parlamento, è stato Ministro dell’ambiente ed è, attualmente, Ministro della giustizia.

 

Elena Paciotti, presidente della Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco, è stata magistrato, presidente dell’Associazione nazionale magistrati e, successivamente, parlamentare europeo. Tra i suoi libri più recenti Sui Diritti umani e costituzionalismo globale, Carocci, 2011.

 

Filippo Paganini, giornalista, già caporedattore del Secolo XIX, è presidente dell’Ordine dei giornalisti della Liguria. Ha scritto, da ultimo, Gino Patroni un umorista a Spezia, Edizioni Cinque Terre, 2012.

 

Valentina Pazé, docente di Teorie dei diritti umani nell’Università di Torino e studiosa di filosofia politica e multiculturalismo, ha scritto, tra l’altro, In nome del popolo. Il problema democratico (Laterza, 2011) e Cittadini senza politica. Politica senza cittadini (Edizioni Gruppo Abele, 2016).

 

Laura Pennacchi, studiosa e saggista nei campi delle scienze economiche e sociali, parlamentare per tre legislature, dirige la scuola per la buona politica «Vivere la democrazia, costruire la sfera pubblica» della Fondazione Basso. Ha scritto, tra l’altro, La moralità del Welfare. Contro il neoliberismo populista (Donzelli, 2008) e Il soggetto dell'economia. Dalla crisi ad un nuovo modello di sviluppo (Ediesse, 2015).

 

Livio Pepino è presidente dell’Associazione studi giuridici Giuseppe Borrè e direttore editoriale delle Edizioni Gruppo Abele. Tra le sue pubblicazioni più recenti sui temi della marginalità e delle migrazioni Forti con i deboli, Rizzoli, 2012 e Prove di paura. Barbari, marginali, ribelli, Edizioni Gruppo Abele, 2015.

 

Gustavo Piga è professore di Economia politica presso l’Università di Roma Tor Vergata e direttore della Rivista di politica economica. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Il ventunesimo secolo di Keynes. Economia e società per le nuove generazioni (con Lorenzo Pecchi, Luiss University Press, 2011).

 

Michele Prospero, professore di Filosofia del diritto presso l’Università La Sapienza di Roma, studia, in particolare, il sistema istituzionale italiano e il pensiero politico della sinistra. Tra le sue molte pubblicazioni: La politica moderna. Teorie e profili istituzionali (Carocci, 2002), Il nuovismo realizzato (Bordeaux edizioni, 2015) e La scienza politica di Gramsci (Bordeaux edizioni, 2016).

 

Marco Revelli, storico e sociologo, insegna Scienza della politica  nella Università del Piemonte orientale ed è stato presidente della Commissione di indagine sull'esclusione sociale. Tra le sue pubblicazioni più note La politica perduta (Einaudi, 2003), Poveri noi (Einaudi, 2010), Non ti riconosco. Un viaggio eretico nell’Italia che cambia (Einaudi, 2016), Populismo.2 (Einaudi, 2017).

 

Jacopo Rosatelli, dottore di ricerca in Studi politici presso l’Università di Torino, studia, in particolare, le dinamiche istituzionali e il pensiero politico in Italia, Germania e Spagna. Collabora a giornali e riviste, tra cui il manifesto.

 

Nello Rossi, magistrato, avvocato generale presso la Corte di cassazione, è stato segretario dell’Associazione nazionale e condirettore di Questione giustizia. Ha pubblicato tra l’altro, Giudici e democrazia. La magistratura progressista nel mutamento istituzionale (Franco Angeli, 1994) e, con L. Pepino, Un progetto per la giustizia. Idee e proposte di rinnovamento (Franco Angeli, 2006).

 

Rita Sanlorenzo, magistrato, sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione, è stata segretaria generale di Magistratura democratica. Ha scritto da ultimo, con C. Ponterio, E lo chiamano lavoro… (Edizioni Gruppo Abele, 2014).

 

Rossella Soffio, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale della Spezia

 

Antonio Soggia è dottore di ricerca in Storia contemporanea presso l'Università di Torino. Si occupa di storia e attualità politica americana, in particolare di minoranze etniche, welfare state e movimenti sociali. Collabora, tra l’altro, con la rivista Il Mulino.