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G8 e garanzie difensive
Redazione 17 gennaio 2002 12:34
Il testo della lettera inviata dal Coordinamento Nazionale dei Giuristi Democratici il 17 luglio 2001 ai dirigenti degli uffici giudiziari di Genova

Preg.mo Sig. Presidente Corte d'Appello di Genova
Preg.mo Sig. Procuratore Generale di Genova
Preg.mo Sig. Presidente Tribunale di Genova
Preg.mo Sig. Procuratore della Repubblica di Genova
Preg.mo Sig. Presidente Consiglio dell'Ordine Avvocati Genova
Preg.mo Sig. Presidente Unione Camere Penali


Il Coordinamento Nazionale dei Giuristi Democratici è vivamente preoccupato per
le voci che si sono diffuse in questi giorni in relazione allo scenario
giudiziario nel quale si svolgeranno le manifestazioni contro la riunione del
G8 che si terrà nella prossima settimana a Genova; dalle notizie che ci sono
giunte, risulterebbe che sarebbe stato predisposto dalle SS.LL un piano di
emergenza per fare fronte ad eventuali arresti per reati commessi nel corso di
quelle manifestazioni in base al quale le udienze di convalida dei fermi o
degli arresti dovrebbero essere effettuate ad Alessandria e/o a Pavia, presso
le locali case circondariali, luoghi nei quali dovrebbero essere detenute le
persone coinvolte.
Le notizie divengono ulteriormente allarmanti allorquando fanno riferimento a
presunte decisioni di effettuare le udienze di convalida solo alla scadenza
delle 96 ore massime consentite e quando accennano alla possibilità, in caso di
necessità, dell'utilizzo di magistrati anche non appartenenti al
circondario di Genova.
Tutte queste notizie, se non ufficialmente smentite, finiscono con il creare un
clima ancora più teso rispetto ad un evento già carico di tensioni e con
l'accreditare una decisione di sacrificare i diritti dei partecipanti
alla manifestazione, malauguratamente coinvolti in episodi che abbiano portato
al loro arresto.



Il Coordinamento ritiene che, in ogni caso, le regole che tutelano i diritti
dei cittadini non possano mai venire meno; conseguentemente, se già appare
difficilmente accettabile, oltre che giuridicamente discutibile, la decisione
di effettuare le udienze di convalida in luogo tutt'affatto diverso
rispetto al luogo di commissione del fatto, rendendo così più difficoltoso
l'esercizio del diritto di difesa, obbligando il difensore ad un
dispendio di tempo e di energie (tra l'altro, ci risulta che solo il
difensore d'ufficio e non anche quello di fiducia possa godere del
trasferimento a cura e spese del Tribunale), in nessun modo può essere
accettata la decisione di procrastinare sino all'ultimo termine utile
previsto dal codice di rito l'effettuazione dell'udienza di
convalida, perché ciò significa limitare a priori, senza necessità alcuna, la
libertà individuale; quanto alla paventata utilizzazione di magistrati
provenienti da circondari diversi da quello di Genova, essa ci pare del tutto
discutibile sotto il profilo giuridico, soprattutto se non preceduta (quanto
meno per quanto da noi conosciuto) da alcuna delibera del Consiglio Superiore
della Magistratura o, per quei magistrati operanti nel distretto di Genova, da
alcuna delibera del Presidente della Corte d'Appello.
Vi preghiamo, pertanto, di volerci fornire rassicurazioni e chiarimenti
rispetto alle questioni da noi sollevate, certi che ogni disponibilità al
dialogo ed ogni ulteriore contributo alla chiarezza sia utile per rasserenare
l'attuale situazione di tensione.
Con ossequio, scusandoci per l'utilizzo del fax, giustificato
dall'urgenza della comunicazione.
Coordinamento Nazionale Giuristi Democratici
Avv. Dario Rossi
Avv. Desi Bruno
Avv. Roberto Lamacchia
Avv. Angelo Cutolo
Avv. Tecla Faranda
Avv. Mario Angelelli