MANAGE
CERCA
Altro in Comunicati
I Giuristi Democratici esprimono solidarietà alla protesta condotta da Marco Pannella contro le incivili condizioni di vita in carcere
I Giuristi Democratici salutano con soddisfazione la celebrazione dei processi Eternit e Thyssen Krupp
I Giuristi Democratici sostengono il dissenso non violento dei cittadini e delle amministrazioni locali contro la TAV in Val di Susa
Due Sì ai referendum per l'acqua bene comune
I Giuristi democratici esprimono dolore per l'assassinio di Vittorio Arrigoni
L'Associazione Giuristi Democratici esprime soddisfazione per l'esito del processo ThyssenKrupp
I Giuristi democratici aderiscono alla manifestazione nazionale di sabato 26 marzo a Roma
I Giuristi democratici condannano la repressione delle manifestazioni democratiche di massa in Libia e chiedono che cessi ogni assistenza e cooperazione militare italiana al regime di Gheddafi
Dalle recenti vicende relative al Presidente del Consiglio deriva un pericoloso deterioramento del nostro Stato di diritto
Tunisia: è necessario sostenere il processo democratico
I Giuristi Democratici aderiscono all'appello "Uniti ce la possiamo fare", lanciato dalla Fiom CGIL in vista dello sciopero generale proclamato per il 28 gennaio.
I Giuristi Democratici esprimono rispetto e solidarietà con gli operai FIAT di Mirafiori
Sull'ammissibilità del referendum per l'acqua pubblica: è necessario assicurare il diritto dei cittadini ad esprimersi sulla gestione dell'acqua
Manifestazioni degli studenti: garantire la libera espressione del pensiero contro la deriva autoritaria del governo
I Giuristi Democratici ricordano con affetto Aldo Natoli
 24 pagine  (358 risultati)
I Giuristi Democratici per il NO al referendum costituzionale del 20 e 21 settembre 2020
Redazione 29 agosto 2020 09:23
Comunicato stampa

I Giuristi Democratici sono contrari alla riduzione del numero dei parlamentari approvata in Parlamento in quarta lettura lo scorso ottobre e vedono nell'iniziativa di modifica della Costituzione la convergenza di demagogici obiettivi di risparmio e di progetti di indebolimento del Parlamento che già nel 2006 e nel 2016 sono stati bocciati dal voto popolare.


In assenza di una legge elettorale proporzionale -che comunque avrebbe efficacia di legge ordinaria- e mantenendo l'elezione del Senato su base regionale, il taglio arbitrario inciderebbe sulla rappresentanza territoriale, che sarebbe pressoché esclusa in alcune regioni, annullerebbe il pluralismo democratico privilegiando poche forze politiche e determinerebbe gravi effetti su altri istituti dell'ordinamento costituzionale a cominciare dalla elezione del Presidente della Repubblica. E proprio in un periodo di forti diseguaglianze e protratta crisi economica si ridurrebbe la capacità del Parlamento di svolgere la propria funzione essenziale di rappresentanza delle varie istanze sociali e di composizione dei conflitti.


I GD ritengono necessario esprimere con un fermo NO la difesa dell'unico organo rappresentativo attraverso il quale si esprime la sovranità popolare nazionale.


Al Parlamento devono poter accedere le forze culturali e politiche che si esprimono nella società civile perché è questo il luogo dove il Paese deve essere rappresentato con ragionevole fedeltà, consentendo il confronto delle diverse posizioni chiamate a determinare la politica nazionale nel rispetto dei diritti politici di ciascuno (artt. 3, 48 e 49 Cost.) ed in attuazione dei diritti sociali ed economici (artt. da 35 a 47 Cost.) che nelle fasi di crisi economica e radicalizzazione delle disuguaglianze sono i primi ad essere sacrificati.


Per questi motivi l'Associazione Nazionale Giuristi Democratici è impegnata nella campagna referendaria affinché il 20 e 21 settembre 2020, in difesa della democrazia costituzionale, prevalga il NO ed è per questo direttamente coinvolta nel Comitato per il NO al "taglio" del Parlamento.

 

29 agosto 2020

ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI