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Dalle recenti vicende relative al Presidente del Consiglio deriva un pericoloso deterioramento del nostro Stato di diritto
Redazione 10 febbraio 2011 17:08

La situazione che si sta creando intorno alle vicende del Presidente del Consiglio é francamente inquietante e tale da far temere una vera e propria messa in pericolo del nostro Stato di diritto.
Frasi come quelle pronunciate dal Presidente del Consiglio sulla Corte Costituzionale i cui Giudici giudicherebbero sulla base delle loro appartenenze politiche, o come quella contenuta nel comunicato emesso dall'Ufficio di Presidenza del Pdl "La Procura di Milano appare ormai come una sorta di avanguardia politica rivoluzionaria", o ancora quella di Bossi secondo cui "Tra giudici e Parlamento è guerra totale" appaiono gravissime e potenzialmente foriere di drammatiche conseguenze.
In una simile situazione, la vigilanza democratica é un dovere di ogni cittadino e la manifestazione delle donne indetta per il 13 febbraio rappresenterà certamente un momento alto di tale vigilanza.
I Giuristi Democratici, dunque, aderiscono a tale manifestazione con convinzione, consapevoli come sono che la denuncia dell'indegnità di un uso sessista del potere rappresenti un aspetto fondamentale della difesa dei principi della democrazia, dell'uguaglianza e del vivere sociale e che la violazione di questi da parte del presidente del Consiglio e delle forze che lo sostengono costituisca la più evidente prova del deterioramento del principio di uguaglianza e invitano tutti i cittadini ad una costante attenzione alla difesa della democrazia.
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