MANAGE
CERCA
Altro in Comunicati
I Giuristi Democratici esprimono solidarietà alla protesta condotta da Marco Pannella contro le incivili condizioni di vita in carcere
I Giuristi Democratici salutano con soddisfazione la celebrazione dei processi Eternit e Thyssen Krupp
I Giuristi Democratici sostengono il dissenso non violento dei cittadini e delle amministrazioni locali contro la TAV in Val di Susa
Due Sì ai referendum per l'acqua bene comune
I Giuristi democratici esprimono dolore per l'assassinio di Vittorio Arrigoni
L'Associazione Giuristi Democratici esprime soddisfazione per l'esito del processo ThyssenKrupp
I Giuristi democratici aderiscono alla manifestazione nazionale di sabato 26 marzo a Roma
I Giuristi democratici condannano la repressione delle manifestazioni democratiche di massa in Libia e chiedono che cessi ogni assistenza e cooperazione militare italiana al regime di Gheddafi
Dalle recenti vicende relative al Presidente del Consiglio deriva un pericoloso deterioramento del nostro Stato di diritto
Tunisia: è necessario sostenere il processo democratico
I Giuristi Democratici aderiscono all'appello "Uniti ce la possiamo fare", lanciato dalla Fiom CGIL in vista dello sciopero generale proclamato per il 28 gennaio.
I Giuristi Democratici esprimono rispetto e solidarietà con gli operai FIAT di Mirafiori
Sull'ammissibilità del referendum per l'acqua pubblica: è necessario assicurare il diritto dei cittadini ad esprimersi sulla gestione dell'acqua
Manifestazioni degli studenti: garantire la libera espressione del pensiero contro la deriva autoritaria del governo
I Giuristi Democratici ricordano con affetto Aldo Natoli
 24 pagine  (358 risultati)
Solidarietà a Emergency
Redazione 13 aprile 2007 18:19

L'Associazione Italiana dei Giuristi Democratici

- esprime la propria solidarietà a Gino Strada ed Emergency, costretti ad abbandonare l'Afghanistan dall'atteggiamento del governo Karzai;

- chiede al governo italiano di attuare tutte le pressioni necessarie al fine di ottenere l'immediato rilascio di Rahmatullah Hanefi, collaboratore di Emergency, sequestrato dai servizi segreti afghani e sottoposto a tortura;

- chiede al governo italiano di adoperarsi per garantire la possibilità di Emergency di continuare ad operare in Afghanistan, fornendo un'assistenza umanitaria oggi più che mai indispensabile alle popolazioni civili;

- chiede che sia ricercata una soluzione pacifica del conflitto afghano, basata sull'apertura immediata di una conferenza di pace aperta a tutte le parti in causa.

Roma, 12 aprile 2007