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I G.D., insieme alle altre associazioni della rete "In difesa di" e della Rete della Pace, tornano a chiedere l'intervento delle AutoritĂ  italiane a tutela della salute di Patrick Zaky
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I G.D., insieme alle altre associazioni della rete "In difesa di" e della Rete della Pace, tornano a chiedere l'intervento delle AutoritĂ  italiane a tutela della salute di Patrick Zaky
Redazione 6 giugno 2020 16:24
Pubblichiamo la lettera che i Giuristi Democratici, unitamente ad altre associazioni della rete "In difesa di" e della Rete della Pace, hanno inviato all'Ambasciatore d'Italia al Cairo (e per conoscenza al Ministero degli Affari esteri e alla Commissione d'inchiesta parlamentare sul caso Regeni) per esprimere le proprie preoccupazioni sulla condizione di Patrick Zaky, da oltre 4 mesi in carcere in Egitto. Nella lettera si richiede all'Ambasciatore l'impegno a intervenire attivamente per accertarsi delle effettive condizioni di salute di Patrick George Zaky, attraverso una sua diretta visita in carcere, secondo quanto contemplato dalle linee guida dell’Unione Europea sui difensori dei diritti umani.

S.E. Giampaolo CANTINI, Ambasciatore d’Italia a Il Cairo


Ill.mo Ambasciatore Cantini,

La presente fa seguito al nostro appello del 17 febbraio 2020, che alleghiamo*, relativo alla situazione dello studente egiziano detenuto Patrick Zaky.

Come già qui anticipato riteniamo preciso dovere delle autorità italiane accertarsi delle sue condizioni, sia in quanto regolarmente residente in Italia, sia in quanto difensore  dei diritti umani, sia in ragione della giurisdizione universale sul reato di tortura. In tal senso abbiamo già scritto e siamo in contatto con l’ufficio diritti umani del Ministero degli Esteri.
Cogliamo anche l’ occasione per sottolineare come il nostro paese abbia caratterizzato la sua candidatura al seggio triennale al Consiglio ONU sui Diritti Umani con l’impegno a sostenere i difensori dei diritti umani ed al dialogo con la società civile e che la tutela dei difensori dei diritti umani è ormai parte integrante e qualificante della politica estera del nostro paese sui diritti umani.
Ci rivolgiamo quindi a Lei, chiedendole di intervenire attivamente ed accertarsi delle effettive condizioni di salute di Patrick George Zaky, attraverso una Sua diretta visita in carcere, secondo quanto contemplato dalle linee guida dell’Unione Europea sui difensori/e dei diritti umani**
Le chiediamo inoltre di fare richiesta affinché venga concesso a Patrick di poter continuare on line i suoi studi in carcere, mettendogli a disposizione gli strumenti necessari, finché non sarà liberato, cosa che ci auguriamo avvenga quanto prima sottoscrivendo le parole del sindaco di Bologna Virginio Merola e del Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini "La libertà per Patrick Zaki è la richiesta di una città intera, dal Comune all'Ateneo oltre che di tutti coloro che hanno a cuore i diritti umani".
Queste nostre richieste sono motivate da serie preoccupazioni, in quanto la detenzione che dura da 4 mesi, di Patrick Zaky comprime sproporzionatamente i suoi diritti fondamentali:

Il diritto alla vita ed alla salute: il giovane è affetto da asma bronchiale, e non sappiamo se abbia ricevuto dispositivi di protezione. Secondo le informazioni generali a disposizione sulle carceri egiziane e su quella in particolare in cui è detenuto, il sovraffollamento e le condizioni igieniche inadeguate, nel corso della pandemia in atto, espongono persone maggiormente vulnerabili come lui al rischio di facile contagio.
Il diritto allo studio: Patrick Zaky è un ottimo studente del Master GEMMA, ed il suo percorso di studio risulta gravemente compromesso dall’interruzione causata dal suo trattenimento in Egitto ed in carcere. Un lungo periodo di carcerazione preventiva, quale è quello in atto, non può compromettere il diritto allo studio di un giovane e brillante studente, cui deve essere concesso di poter continuare a seguire online le sue lezioni.
Il diritto ad un giusto processo: Secondo le informazioni generali a disposizione, in Egitto la possibilitĂ  di esercitare pienamente il diritto alla difesa, in particolare per i difensori dei diritti umani, risulterebbe particolarmente compromesso dalla persecuzione cui sono soggetti gli stessi avvocati.

Confidando in una Sua risposta positiva e di conoscere l’esito della Sua visita relativamente alle condizioni di Patrick in carcere, inviamo distinti saluti
FIRME:
ACLI
ARCI
AIDOS
AOI
ASGI
CISDA
Giuristi Democratici
Human Rights International Corner ETS
Cultura è Libertà
Lega per i diritti dei Popoli
Operazione Colomba
Un Ponte per
Q Code
Osservatorio Avvocati Minacciati (UCPI)
Rete della pace
Associazione per la Pace
AUSER
Movimento Europeo
Usacli
Unione degli Universitari
MIR (Movimento internazionale per la Riconciliazione)
Movimento Nonviolento
Antigone 

* http://www.giuristidemocratici.it/Iniziative/post/20200217134155
** https://eeas.europa.eu/headquarters/headquarters-homepage_en/3958/EU%20Guidelines%20on%20Human%20Rights%20Defenders

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