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Contro la violazione dei diritti umani in Egitto e la repressione di chi li difende
Redazione 2 ottobre 2019 17:21
Di seguito, il testo dell'appello sottoscritto dai Giuristi Democratici insieme ad altre associazioni, a difesa della libera espressione del pensiero in Egitto

CONTRO LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI IN EGITTO E LA REPRESSIONE DI CHI LI DIFENDE

Protestiamo contro la repressione, in Egitto, della libera espressione dei movimenti operai e popolari.
Tale repressione, ulteriormente acuitasi nei giorni scorsi, costituisce solo l'ultimo episodio di una lunga serie di violazioni dei diritti umani fondamentali e dei principi elementari universalmente vigenti in materia, ad opera del regime di Al Sisi.
Durante le recenti proteste di piazza contro il presidente Al Sisi, la polizia egiziana ha effettuato numerosi arresti. Secondo quanto riportano le organizzazioni per la tutela dei diritti dell'uomo, in otto giorni di protesta sono state fermate dalla polizia 2231 persone. Dei fermati, 1198 sono stati portati davanti al giudice mentre non ci sono notizie sulla situazione degli altri 1024.
Torna in carcere anche l'attivista di spicco della primavera araba, Alaa Abdel Fattah, in libertĂ  vigilata dopo aver scontato una pena di cinque anni. Secondo quanto denunciato dalla famiglia, Alaa sarebbe stato rapito dalla stazione di polizia in cui era obbligato a rientrare ogni sera.

Ribadiamo la nostra solidarietà alle vittime della repressione che devono ricevere piena assistenza, incluso l'ottenimento dello status di rifugiato politico. Chiediamo al Governo egiziano di liberare immediatamente gli arrestati e di ritirare le accuse contro i difensori dei diritti umani, i lavoratori dell'informazione, i membri dei partiti di opposizione e le centinaia di persone arrestate per avere protestato pacificamente. Il Governo egiziano deve rivelare il luogo in cui si trovano le persone fatte sparire e liberarle subito. Chiediamo al Governo italiano di adoperarsi efficacemente in ogni sede internazionale disponibile, per questi obiettivi, nonché per ottenere la verità sull'omicidio di cui è rimasto vittima Giulio Regeni e sulle violazioni in atto che stanno determinando numerosi episodi dello stesso genere.

 

Roma, 2 ottobre 2019

ARCI, Associazione Nazionale GIURISTI DEMOCRATICI, Associazione PER LA PACE, CGIL, CISDA, CULTURA É LIBERTÀ, OPERAZIONE COLOMBA, RETE DELLA PACE, RETE ITALIANA DI SOLIDARIETÀ COLOMBIA VIVE! e Associazione JAMBO per il commercio equo e solidale di Fidenza