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Ferma condanna per l'atto di pirateria del governo israeliano contro la missione Freedom Flotilla per Gaza
Redazione 31 maggio 2010 18:18
I Giuristi Democratici condannano l'atto di pirateria compiuto, in gravissima violazione del diritto internazionale, dal governo israeliano al largo di Gaza, in acque internazionali, che è costato la vita a un numero ancora imprecisato di pacifisti inermi, massacrati dalle truppe israeliane mentre cercavano di recare aiuto alla popolazione di Gaza.
Rinnoviamo il nostro appoggio alla freedom flotilla che, nella latitanza degli Stati, in particolare dell'Unione europea, si è assunta il doveroso compito di ripristinare le norme del diritto internazionale e di alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza.

I Giuristi Democratici condannano l'atto di pirateria compiuto, in gravissima violazione del diritto internazionale, dal governo israeliano al largo di Gaza, in acque internazionali, che è costato la vita a un numero ancora imprecisato di pacifisti inermi, massacrati dalle truppe israeliane mentre cercavano di recare aiuto alla popolazione di Gaza.
Rinnoviamo il nostro appoggio alla freedom flotilla che, nella latitanza degli Stati, in particolare dell'Unione europea, si è assunta il doveroso compito di ripristinare le norme del diritto internazionale e di alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza. Rendiamo onore alle vittime innocenti del terrorismo di Stato israeliano.
Questo ennesimo crimine contro l'umanitĂ  deve trovare la risposta compatta della comunitĂ  internazionale, con l'adozione immediata di sanzioni contro Israele ai sensi dell'art. 41 della Carta delle Nazioni Unite.
Il blocco contro Gaza, che costituisce anch'esso un crimine contro l'umanitĂ , deve essere immediatamente levato.
I responsabili dell'atroce crimine devono essere giudicati dalla Corte Penale Internazionale, che potrebbe intervenire ai sensi delle norme del suo Statuto istitutivo, (pur se Israele, evidentemente non a caso, non ha mai ratificato il Trattato di Roma, istitutivo della C.P.I.), in particolare dell'art. 12, lett. /a/, che prevede, qualora il crimine avvenga a bordo di una nave, la competenza della Corte, purché lo Stato di registrazione della nave stessa sia Stato Parte del Trattato di Roma.


I Giuristi Democratici si impegnano a collaborare alla redazione e presentazione di una richiesta in tale senso al Procuratore presso la Corte penale internazionale e, stante la presenza su quelle navi di cittadini italiani, propongono la presentazione all'AutoritĂ  Giudiziaria Italiana di un'istanza per il perseguimento dei responsabili del reato commesso nei confronti di quei cittadini italiani, a sensi dell'art. 10 c.p., previa sollecitazione di richiesta in tal senso al Ministro della Giustizia, o di querela da parte delle persone offese, cittadini italiani.

31 Maggio 2010.

ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI