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Colombia - il massacro degli indigeni
Redazione 22 ottobre 2008 12:30
Comunicato del 16 ottobre 2008 delle associazioni italiana, europea e internazionale dei Giuristi Democratici.

L'Associazione italiana dei Giuristi Democratici, l’Associazione europea per la democrazia e i diritti umani nel mondo e l’Associazione internazionale dei Giuristi Democratici protestano con forza contro l'assassinio di vari dirigenti indigeni e la brutale repressione delle manifestazioni indigene in Colombia, in particolare nella zona sudoccidentale del Cauca che si stanno svolgendo in queste ore contro l'ALCA e per riaffermare il diritto alle terre ancestrali. Undici membri di movimenti indigeni sono stati assassinati a partire dall'undici agosto, in seguito alle minacce di gruppi paramilitari di destra. Solo durante l'ultima settimana sono stati assassinati Nicolás Valencia Lemus, Celestino Rivera, Cesar Hurtado Tróchez.
Ieri, 14 ottobre, Hermes Arbey Díaz (Huellas Caloto), Mauricio Menza (Jambaló), Benjamín Ramos (Resguardo de Tálaga Caldono, Mariano Morano Dizú (Presidente de la Junta de Acción Comunal de La Palma Pitayó), Enyi Ulcué (Pueblo Nuevo, Caldono), John Freddy Piñacue, Mario Guetoto (Delicias) Diomedes Quinto (San Andrés de Pisimbalá), Joaquín Cotocué de San Andrés (Pisimbalà), Milciades Tumbo (San Andrés de Pisimbilá), José Ferney Pardo (Inzá, Tierradentro), Adolfo Quitumbo (Yatacue de Corinto), Harold Cucuñame (Honduras, Zona Occidente), Delio Quitumbo (Toribío), Mario Huetoto.(Resguardo de Delicias, Buenos Aires) sono stati gravemente feriti dalla polizia che ha attaccato una pacifica dimostrazione di oltre diecimila indigeni che bloccavano la strada Panamericana. Leonardo Chocué (Tierradentro), Eduardo Cotoina (Tierradentro) and Pablo Dagua (Corinto) sono stati arrestati.

Il comandante del contingente militare, generale Paéz Varón, ha affermato di aver ricevuto l'ordine di commettere un massacro.

Oggi il massacro è continuato con un morto, ucciso a colpi di machete dalla polizia antisommossa ESMAD e un totale di 35 feriti gravi, 18 dei quali da armi da fuoco.

Siamo di fronte a un vero e proprio tentativo di genocidio. Appoggiamo la richiesta di protezione immediata rivolta dalle organizzazioni indigene alla Corte interamericana dei diritti umani. Invitiamo al rispetto e al riconoscimento del movimento indigeno, alla liberazione immediata degli arrestati e alla cessazione immediata delle uccisioni arbitrarie e degli altri crimini contro l’umanità. Tali crimini saranno denunciati alla Corte penale internazionale, sottolineando le responsabilità dirette del presidente Uribe e del governatore del Cauca, González Mosquera. Ricordiamo che il procuratore generale della Corte penale internazionale, Moreno Ocampo, ha svolto di recente una missione investigativa in Colombia. Dichiariamo la nostra disponibilità a promuovere una missione internazionale d’inchiesta su questi gravi eventi.

Associazione Italiana dei Giuristi Democratici
Associazione Europea per la democrazia e i diritti umani nel mondo
Associazione Internazionale dei Giuristi Democratici

16 ottobre 2008