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I G.D. condannano lo sconsiderato assassinio del generale iraniano Suleimani
Redazione 5 gennaio 2020 15:01
Comunicato stampa

L'assassinio a Bagdad del generale iraniano Suleimani e di altri esponenti politici iracheni, avvenuto su esplicito ordine del Presidente americano Trump, costituisce un pericolosissimo innesto per una nuova fase di guerra nell'area mediorientale. L'Italia, in particolare, è sottoposta ancora una volta ad un'esposizione di natura militare, ospitando nel proprio territorio basi Usa e Nato da cui nel corso degli anni sono partiti interventi bellici dalle devastanti conseguenze.
L'Associazione Nazionale Giuristi Democratici, nel condannare l'assassinio del 3 gennaio scorso, chiede al governo Conte di dissociarsi da questo atto criminale e di adottare tutte le misure necessarie a evitare il coinvolgimento del nostro Paese con l'utilizzo delle basi su di esso insistenti (in particolare la base di Sigonella e il MUOS di Niscemi, dove è collocato il centro di manovra dei droni) nei criminali atti di provocazione decisi dall'amministrazione Trump e nei conflitti sanguinosi che essi mirano a generare.

Alla palese violazione del diritto internazionale si aggiunge, come sempre, la violazione della Costituzione e delle prerogative parlamentari, come denunciano per gli Usa il senatore Sanders e il deputato Khanna che hanno appena proposto una legge che vieti al Presidente azioni militari senza un voto del Congresso.
Gli eventi accaduti il 3 gennaio a Bagdad, destinati ad avere pericolose e imprevedibili conseguenze di portata internazionale, invitano a interrogarsi nuovamente e concretamente sulla legittimità della presenza di basi militari Usa e Nato, sostanzialmente belliche, nel territorio italiano: l'unica arma possibile per uscire da un conflitto permanente, capace di coinvolgere nazioni e popoli, è il dialogo internazionale.
Ma un dialogo è possibile se si ridiscute la permanenza di fucine di guerra nel nostro Paese. L'Associazione Nazionale Giuristi Democratici intende perciò promuovere, con tutte le associazioni che vi aderiranno, un approfondito dibattito sul tema, ritenendo che la via d'uscita da questa spirale, destinata a diventare incontrollabile, sia una presa di posizione e l'assunzione di una decisione da parte del governo italiano sulla scelta di mantenere le basi militari nel territorio nazionale, mentre appare più che mai opportuno ritirare i contingenti italiani da tutti i teatri di guerra, a partire dall'Iraq.

 

5 gennaio 2020

ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI