MANAGE
CERCA
Altro in Comunicati
I Giuristi Democratici esprimono solidarietà alla protesta condotta da Marco Pannella contro le incivili condizioni di vita in carcere
I Giuristi Democratici salutano con soddisfazione la celebrazione dei processi Eternit e Thyssen Krupp
I Giuristi Democratici sostengono il dissenso non violento dei cittadini e delle amministrazioni locali contro la TAV in Val di Susa
Due Sì ai referendum per l'acqua bene comune
I Giuristi democratici esprimono dolore per l'assassinio di Vittorio Arrigoni
L'Associazione Giuristi Democratici esprime soddisfazione per l'esito del processo ThyssenKrupp
I Giuristi democratici aderiscono alla manifestazione nazionale di sabato 26 marzo a Roma
I Giuristi democratici condannano la repressione delle manifestazioni democratiche di massa in Libia e chiedono che cessi ogni assistenza e cooperazione militare italiana al regime di Gheddafi
Dalle recenti vicende relative al Presidente del Consiglio deriva un pericoloso deterioramento del nostro Stato di diritto
Tunisia: è necessario sostenere il processo democratico
I Giuristi Democratici aderiscono all'appello "Uniti ce la possiamo fare", lanciato dalla Fiom CGIL in vista dello sciopero generale proclamato per il 28 gennaio.
I Giuristi Democratici esprimono rispetto e solidarietà con gli operai FIAT di Mirafiori
Sull'ammissibilità del referendum per l'acqua pubblica: è necessario assicurare il diritto dei cittadini ad esprimersi sulla gestione dell'acqua
Manifestazioni degli studenti: garantire la libera espressione del pensiero contro la deriva autoritaria del governo
I Giuristi Democratici ricordano con affetto Aldo Natoli
 24 pagine  (358 risultati)
Sismi e spionaggio sui magistrati
Redazione 6 luglio 2007 09:11
Comunicato dei GD sulla gravissima vicenda dello spionaggio e del tentativo di influenza ad opera del Sismi su alcuni magistrati.

La vicenda legata alle operazioni di intelligence compiute dal Sismi nei confronti di magistrati e aderenti ad alcune libere associazioni asseritamente con gli stessi collegate appare di inaudita gravità, non solo in quanto finalizzata, a quanto risulta, a condizionare o ostacolare l’attività giurisdizionale ed a ledere l’autonomia del potere giudiziario, ma anche per il modo con cui viene trattata, sia a livello politico, che mediatico: infatti, dalla lettura di molti interventi di uomini politici dell’attuale opposizione e di articoli comparsi sui quotidiani, pare di cogliere la tendenza a porre sul banco degli accusati, in luogo del Sismi, il CSM, reo di avere approvato una delibera di condanna dell’operato del Sismi.

L’Associazione Giuristi Democratici rileva preliminarmente che, sul punto, dovrà essere fatta piena luce, onde accertare i confini e le responsabilità di quanto accaduto, per evitare che, come in altri casi si è verificato, il tempo ne cancelli le tracce.

Ciò premesso, non si può non rilevare che il CSM si è limitato ad esprimere una condanna rispetto a fatti già emersi e già perfino confessati dallo stesso agente Sismi Pio Pompa, sulla base di documenti sequestrati.
Se, dunque, la situazione è quella evidenziata dal CSM, ne appare evidente la gravità, che finisce, addirittura per contrapporre il potere giudiziario a quello esecutivo.

A fronte di un evento di tale rilevanza, appare francamente fuori luogo il sarcasmo con cui il Portavoce della Presidenza del Consiglio, Sircana, ha commentato la situazione “per me il CSM è il centro sperimentale metallurgico che è anche una cosa più seria”, con ciò dimenticando che si sta parlando di un organo di rilevanza costituzionale.
Dalla documentazione esistente, e fino a prova contraria, dunque, si può trarre che il Sismi, nella sua struttura (e non una parte deviata dello stesso), dal 2001 al 2003 almeno, con punte sino al 2006, ha ritenuto opportuno sottoporre a stretta vigilanza e controllo magistrati ed associazioni ritenute contrarie al governo all’epoca in carica.
Da ciò scaturisce la considerazione che il Sismi ha svolto un’attività estranea alle sue competenze, relative, come è noto, a compiti informativi e di sicurezza per la difesa sul piano militare dello Stato (e non dello specifico Governo in carica) ed a compiti di controspionaggio. Grave, poi, appare la circostanza che detta attività si sia svolta anche con il concorso di appartenenti all’ordine giudiziario.
Ancora più preoccupanti appaiono le considerazioni contenute in appunti sequestrati, dalle quali emerge l’esistenza di un progetto articolato di neutralizzazione di magistrati “portatori di pensieri e strategie destabilizzanti e vicini ai partiti della passata maggioranza (vale a dire il centro-sinistra n.d.r.)” addirittura da realizzare attraverso la creazione di un team ad hoc.
Dunque, l’azione dei Servizi aveva obiettivi di inaudita gravità e che ben si accompagnano con la patologica ossessione nei confronti della Magistratura dimostrata dal precedente Governo.

I Giuristi Democratici auspicano che l’autonomia e l’indipendenza del potere giudiziario non siano neanche lontanamente scalfite da quanto avvenuto e sono certi che ciò che è emerso non condizionerà in alcun modo il dibattito e lo scambio culturale libero tra la Magistratura, le libere Associazioni ed i cittadini e si augurano che venga al più presto fatta piena luce sull’accaduto e sulle responsabilità che ne derivano.

Torino, 5 luglio 2007
Associazione Nazionale Giuristi Democratici